Vi dice niente il nome Adriano Stefanelli? Se non è così, allora dovreste aggiornarvi un po’ su cosa calzano i vip, e parliamo di veri, grandi vip.
Il signor Stefanelli è un calzolaio, di quelli all’antica. Figlio d’arte, il padre gli ha insegnato tutto ciò che poteva per fargli continuare la professione, ma non avrebbe immaginato che il figlio avrebbe confezionato calzature per grandissimi nomi.
Primo fra tutti fu Papa Giovanni Paolo II. Lo stesso Stefanelli lo ricorda adesso, con commozione: il primo regalo importante fatto ad una personalità di rilievo, con il fine di aiutarlo a camminare comodamente.
Da allora, Stefanelli è andato molto più che avanti: innanzitutto, le sue opere sono state seguite dalla stampa che le ha più volte esaltate, oltre a elogiare lo stesso autore che si occupa di loro in prima persona. Poi, il Vaticano l’ha dichiarato calzolaio ufficiale di sua Santità, e da lì l’ascesa è stata rapidissima: nomi come George Bush, Lech Walesa, Luca Cordero di Montezemolo e il presidente Napolitano figurano nella lista dei suoi clienti e dei suoi incontri, che ancora oggi lo emozionano.
A portarci però a raccontare di lui oggi è un avvenimento un po’ particolare, cui arriveremo tra poco.
Durante le elezioni presidenziali americane, Stefanelli cominciò a documentarsi (in seguito ad un contatto con l’ambasciata americana) sul futuro presidente, Barack Obama. E naturalmente, un paio di scarpe, per altro apprezzatissime, arrivarono anche a lui.
Ma solo in questi giorni, in occasione del compleanno della First Lady, Stefanelli ha pensato di omaggiarle un paio di scarpe. Naturalmente fatte a mano da lui personalmente, morbide e comode, le scarpe in questione sono bordeaux con un ricamo dorato delle iniziali di Michelle sulla tomaia.
Sarebbe stato un regalo importante come tutti gli altri, naturalmente, ma la differenza sta nel fatto che Michelle è andata oltre la formalità. Appena ricevute le scarpe, la sempre impeccabile First Lady ha preso carta e penna e ha espresso il suo apprezzamento con parole veramente commoventi: “Un omaggio generoso, un gesto gradito e spero sappia quanto apprezzo il suo pensiero. La gentilezza del mondo continua a stupirmi.”
Parole dolcissime, che si concludono con un augurio personale: “Apprezzo la sua generosità e la sua gentilezza, e le auguro il meglio.”
Dunque, un altro successo per Stefanelli e un’altra grande lezione di stile da parte di Michelle, che anche in queste occasioni dimostra di essere veramente impeccabile.
Caterina Damiano