Il corpo. L’aspetto.
Fondamentale nella nostra società, tanto da ossessionarci, da portarci a metterci a dieta, a faticare in palestra e… a ricorrere alla chirurgia estetica.
A volte per veri problemi, a volte per nulla: la chirurgia estetica è un campo molto controverso, e se ad occuparsene sono due medici che d’etica ne hanno ben poca… il gioco è fatto.
E’ questo il punto della serie tv di cui vi parlerò oggi: si chiama Nip/Tuck, (taglia e cuci) che parla delle esperienze sempre più estreme di Christian Troy (Julian Mc Mahon) e Sean McNamara (Dylan Walsh), chirurghi in una delle città più aspetto-dipendenti del mondo: Miami.
I due sono completamente differenti: Sean è un uomo apparentemente responsabile, sposato con la bella Julia (Sonia Mazza) amica del college di entrambi, dalla quale ha avuto due figli: Matt ed Annie.
L’altro, Christian, è invece l’esatto opposto: denaro, eccessi, sesso sfrenato con più e più donne, nessun legame e nessuna morale.
Proprio questo essere differenti porterà inizialmente i due ad un perfetto equilibrio, ideale per i guadagni: la moralità di Sean compenserà le idee sballate di Christian e viceversa, la sfrontatezza di Christian aiuterà l’immagine di Sean.
Fin qui, tutto bene: ma due personalità così differenti sono destinate ad attirare l’attenzione di nemici e a tirarsi addosso alcuni avvenimenti particolari, oltre che ad entrare in contrasto tra loro.
Durante le varie stagioni (sei in tutto) non pochi saranno i colpi di scena: come ad esempio la quasi immediata scoperta che Matt è in realtà figlio di Christian, il rapporto di quest’ultimo con un travestito, le crisi di Sean in seguito ad eventi drammatici della sua vita che lo hanno segnato molto più profondamente di quanto voglia dare a vedere.
Crisi dei rapporti, crisi dei valori: questi i principali problemi affrontati in Nip/Tuck, in modo crudo e drammatico. Vederlo è il modo più semplice per dare uno sguardo alla nostra società: più e più volte, infatti, il telefilm mette chi sta guardando di fronte alle bassezze che un uomo può compiere sia quando possiede potere e successo, sia quando questo brutalmente lo abbandona.
Un punto di vista che ha regalato un grande successo alla serie, e che sicuramente, regala forti sensazioni a tutti coloro che lo guardano, già a partire dalla sigla, che implora: “Make me beautiful”.
Caterina Damiano