Di donne che, poste davanti all’aut aut “ o il lavoro o la famiglia”, scelgono di proseguire per entrambe le strade, ce ne sono molte e, nonostante sacrifici e corse matte dal mattino alla sera, riescono a svolgere tutti i loro compiti in modo soddisfacente.
Ma siamo sicure che questo stile di vita, frenetico e denso di impegni, sia salutare? Certo, non fermarsi mai e avere tutto sotto controllo può servire ad alleviare i sensi di colpa che una madre lavoratrice porta sempre con sé, ma se ci fosse un altro modo per tenere fede a tutte le responsabilità, sicuramente corpo e mente ne gioverebbero.
Una nuova ricerca, svolta dalla dottoressa Katrina Leupp, dell’Università di Washington, dimostra infatti che, se da un lato le mamme lavoratrici hanno una minore propensione allo stress e alla depressione, rispetto alle loro colleghe casalinghe, dall’altro assumersi troppi impegni e voler mandare avanti tutto con un atteggiamento da “supermamma” può aumentare il rischio d’incorrere in stati depressivi.
Insomma, frustrazione e stress sono dietro l’angolo anche per chi è soddisfatta del proprio posto di lavoro e di come riesce a conciliarlo con la famiglia, perché prima o poi la stanchezza arriva e colpisce. E allora sono guai! E la parola “depressione” potrebbe insinuarsi anche all’interno di un equilibrio apparentemente perfetto.
Il primo passo dovrebbe essere la consapevolezza di non poter fare tutto allo stesso modo e che, per forza di cose, qualcosa deve essere tralasciata. Tra lavoro, famiglia e casa, a meno che non siamo dei robot, è impossibile fare tutto al meglio e ammetterlo sarebbe già una grande conquista.
La dottoressa Leupp, a questo proposito ha dichiarato: “Nonostante le conquiste ottenute dalle donne nell’ultimo secolo, si tende a ritenere che le donne possano ‘fare tutto’, ma non è così perché la maggior parte dei luoghi di lavoro sono ancora strutturati per i dipendenti che non hanno la responsabilità dei figli”, considerando anche il fatto che, nel contempo, i mariti “nicchiano” quando si chiede loro di sacrificare parte della loro giornata lavorativa per dedicarsi a casa e figli.
La ricerca è stata fatta su un gruppo di 1.600 donne americane, casalinghe e in carriera, ed è stato rilevato che “il lavoro può allontanare le donna dalla depressione ma per una migliore salute mentale le mamme lavoratrici dovrebbero accettare che non possono far tutto”.
Basta, quindi, con atteggiamenti da supermamme. E’ molto più salutare mostrarsi per ciò che veramente si è: donne impegnate su più fronti che, però, hanno dei limiti. Perché non chiedere ai nostri consorti di colmarli e dare una mano?
Vera Moretti