Un messaggio ricevuto. E la conversazione inizia. Che sia in chat, per sms o per mail, comunicare è semplice, e ancora più semplice è oltrepassare il limite che distingue un gioco innocente e qualche battuta “sporca” dal vero e proprio sexting.
Cos’è il sexting? Innanzitutto, l’unione di due parole: sex (sesso) e texting (messaggiare), che si sono unite per dare nome ad un fenomeno che pare sia soprattutto rosa: mandare messaggi sessualmente espliciti per far avere e far avere l’orgasmo tramite fantasie tutte… scritte.
Il sexting è molte cose: flirt, incontro casuale, ma anche utile e provocatorio giochino tra i partner delle coppie già solide e abitudinarie. E, più importante, l’iniziativa di intraprendere questo “percorso” è per lo più della donna.
A dimostrarlo è una ricerca pubblicata su “Sexuality and Culture”, rivista che si occupa per l’appunto anche della sessualità e delle sue nuove frontiere. La ricerca in questione è stata condotta da Diane Kholos Wysocki e Cheryl D. Childers, sessuologhe e psicologhe, su un campione di 5.1877 persone.
Perché sono le donne a volere e a diffondere questo nuovo “gioco”? Ce lo spiega Linda Pannocchia, psicologa, che ci porta a tener presente che mentre il desiderio maschile nasce da stimoli visivi, quella femminile è collegata in particolar modo alla fantasia, e il sexting è proprio ciò che, di parola in parola, da sfogo a quella fantasia, divendo tanto appagante per la donna che la scrive quanto per l’uomo che la immagina, che parte di base “avvantaggiato” perché stimolato dall’iniziativa presa dalla compagna di gioco.
Inoltre, come avevamo accennato, aiuta le coppie a unirsi: veloce e intrigante, accorcia le distanze e i tempi, e crea una forte complicità portando i due partner ad “isolarsi” in un mondo di piacere completamente distante dal posto di lavoro o dalla situazione di stress che si può star vivendo al momento.
E per le più timide? Se volete iniziare, e non sapete come fare, ricordatevi che internet pullula di siti con testi di messaggi già pronti… si, persino quelli erotici.
Insomma signore… fateci sapere cosa ne pensate!
Caterina Damiano