Una buona notizia per chi è innamorato e “accoppiato”: a quanto pare il rischio di essere tradito, o tradire, sta diminuendo sostanzialmente.
Ad affermarlo è una ricerca promossa dalla Alliant International University di San Francisco e pubblicata sul magazine Family Process che raccoglie i dati relativi a 6.082 persone nel 1975 e a 782 persone nel 2000.
Il campione coinvolto nel sondaggio comprende un numero uguale di uomini, donne, eterosessuali ed omosessuali e vede le coppie più fedeli rispetto al passato, soprattutto quelle omosessuali.
Più precisamente, per i gay il tasso di infedeltà è sceso dall’83 al 59 per cento, con un meno 24 per cento. Scendono poi del 20 per cento le scappatelle tra le lesbiche, passando dal 28 all’8 per cento, mentre i rapporti extra delle donne eterosessuali passano dal 23 al 14 per cento, con un calo del 9 per cento, e quelli degli uomini etero dal 28 al 10 per cento, con una contrazione del 18 per cento.
La “tabella della fedeltà”, dunque, vede le donne lesbiche come le più affidabili, quando si tratta di vita di coppia, seguite da uomini eterosessuali, donne eterosessuali e uomini gay.
Non si sa se questa “inversione di tendenza” è dovuta al pericolo dell’Aids o all’allontanarsi degli anni Settanta e dell’amore libero che professavano, ma sembra proprio che tradire non sia più di moda.
Semplicemente, il motivo potrebbe anche essere spiegato dal fatto che le coppie, oltre ad essere innamorate, conducono una vita più movimentata ed appagante, non sentendo il bisogno di cercare nuove emozioni, anche sessuali, altrove. Con una considerazione in più per quanto riguarda le coppie omosessuali che, finalmente, beneficiano di una accettazione a livello sociale sicuramente positiva anche a livello di vita sessuale.
O non sarà che, a causa della vita frenetica che conduciamo, la monogamia venga vista come un miraggio, un approdo sicuro al quale tornare quando scende la sera?
Insomma, la vita a due non è più noiosa e monocolore, ma, a quanto pare, talmente soddisfacente da non far desiderare altro, eterosessuali o omosessuali non fa più differenza.
Vera Moretti