L’edizione 2011 di Miss Italia ha chiuso i battenti pochi giorni fa e, nonostante chiacchiere, scandali e pruriginosi pettegolezzi, si è conclusa come era iniziata: in sordina.
A poco è servito aprire il palcoscenico alle taglie in più, se così si possono definire 44 e 46, e alle mamme che, se proprio non avevano niente da fare, potevano partecipare.
Ma la vincitrice non è né madre né taglia forte, dal momento che scettro e corona si sono posati sulle grazie di Stefania Bivone, diciottenne calabrese con fisico da modella. A dimostrazione che, più si vuole cambiare, più tutto rimane com’è.
Era la prima edizione post-Rubygate, e tutte le partecipanti, interrogate al riguardo, hanno platealmente preso le distanze da cene e festini a Villa Certosa e dalle ragazze di via Olgettina.
Ma anche i bassi ascolti, serata finale inclusa, sono più che mai eloquenti e mostrano una certa insofferenza da parte dei telespettatori nei confronti di corpi messi in mostra e finti sorrisi attraverso il teleschermo.
Checchè ne dica Patrizia Mirigliani, organizzatrice della kermesse: “Miss Italia e Sanremo sono le due trasmissioni più importanti della Rai. Vogliamo gli artisti che ci sono a Sanremo e un investimento all’altezza”, Miss Italia non è Sanremo e non fa più parte di quelle trasmissioni che nessuno le guarda ma tutti le conoscono ma, piuttosto, di quelle che si vorrebbero eliminare dal palinsesto tv.
A metà tra una tombola per anziani e un varietà di serie B, infatti, quest’anno la manifestazione si è svolta sottotono, con giurati e madrina, Inès Sastre, che sembravano capitati lì per caso, e che, come pesci in un acquario, si guardavano l’un l’altro smarriti, quasi a cercare il bandolo di una matassa ormai sgualcita.
Noi di The Woman, però, vogliamo essere ottimisti e pensare che Miss Italia rispecchi il desiderio di cambiamento da parte degli italiani, e a questo proposito citiamo le parole di Alessia Cervelli, una delle candidate alla vittoria finale, la quale ha le idee chiare sulle ragazze coinvolte negli scandali degli ultimi mesi: “Non credo all’ingenuità delle ragazze, perché se mi invitasse a cena Berlusconi come prima cosa mi chiederei: ma cosa vuole da me? E mi darei da sola la risposta”.
E anche noi, la risposta all’insuccesso di Miss Italia, ce la siamo già data: gli italiani meritano di meglio, un centinaio di ragazze in costume da bagno che sorridono con una coccarda sul petto non interessano più.
Vera Moretti