L’imprenditoria rosa ha un’altra vittoria di cui vantarsi adesso: lo scorso 24 novembre infatti si è costituita nel comune di Imperia un’Associazione importante per lo sviluppo dell’industria femminile, il CNA Impresa Donna.
Presente già in tutte le regioni d’Italia compresa la Liguria (e a Bruxelles!) questo organo è predisposto alla valorizzazione del potenziale delle imprenditrici, alla creazione delle basi per il superamento dei pregiudizi e delle barriere socio-economico-culturali nei confronti delle donne, alla promozione dell’alleanza femminile, al sostegno della parità dei sessi in ambito lavorativo e alla collaborazione volta all’ottenimento di nuovi ed ulteriori risultati.
I soliti detti popolari indicano i rapporti tra donne (soprattutto nell’ambiente lavorativo) come subissati da invidie e gelosie, oltre che indirizzati solamente a determinati settori tipicamente femminili: questo è il primo segnale che sono tutte falsità, che una donna può veramente essere fonte di novità, di un’economia nuova e sostenibile, nonché leale e propositiva. Non solo in ambiente agricolo e turistico, ma anche in settori completamente innovativi come l’artigianato, i trasporti e perché no anche le tecnologie.
Il gruppo di partenza ha visto protagoniste donne con i più svariati progetti lavorativi, tutt’ora in fermento e con una grande voglia di collaborare e creare qualcosa di ancora più innovativo, duraturo e brillante.
Il motto è infatti
“fare rete, per far nascere idee e contare di più”, ovvero la versione più rosa e tosta de “l’unione fa la forza”.
Sono infatti 13000 le donne di Imperia che esercitano la professione imprenditoriale: un numero enorme ma non impossibile da raggiungere per le pioniere del progetto, che accolgono a braccia aperte tutte coloro condividano i fondamenti della neonata associazione.
Le problematiche di fondo sono infatti i troppi ostacoli a livello burocratico che le imprenditrici trovano sul loro percorso, inducendo in queste una sensazione di solitudine lavorativa che incide non solo dal punto di vista economico e industriale, ma anche su quello psicologico, visto che queste donne sono anche madri, mogli e sognatrici.
Il progetto nasce quindi per semplificare le modalità con cui le donne si rapportano con l’imprenditoria, favorendo i corsi di formazione personale e quelli più incentrati sulle questioni prettamente pratiche. Ma l’obiettivo principale è ora quello di utilizzare la rete intera, quella Italiana, per scambiarsi opinioni e lavorare assieme nell’ottica del superamento degli ultimi ostacoli che le separano dal successo imprenditoriale in rosa.
Erika Pompli