Il tumore al seno è sempre più diffuso: solo negli ultimi sei anni la sua incidenza è cresciuta del 13%, colpisce quasi una donna su dieci e risulta essere la prima causa di morte tra le donne occidentali. Non pensiamo però che la scienza si sia fermata, o che ci sia un’ondata di tumori in corso! Sul dato pesano l’allungamento dell’aspettativa di vita e l’aumento dei fattori di rischio quali l’inquinamento, il fumo di sigaretta e l’alimentazione squilibrata.
A questo proposito è stato dimostrato che un occhio a ciò che si mette nel piatto può abbassare notevolmente il rischio di insorgenza di tumore (non solo al seno!).
Un calice di vino rosso al giorno, con la sua ottima quantità di resveratrolo, combatte l’ossidazione e previene infiammazioni e tumori.
Stessa cosa per il cioccolato che, oltre a proteggere dall’invecchiamento precoce, contiene flavonoidi amici del cuore e della circolazione.
Il caffè parrebbe poi una cura miracolosa: caffeina a parte, le sostanze antiossidanti contenute al suo interno prevengono malattie cardiologiche, Alzheimer e persino il morbo di Parkinson. Concedersi da una a tre tazze al giorno protegge in un caso su tre da un carcinoma letale.
Ultimo ma primo per importanza in ambito senologico è il crescione: secondo l’University of Southampton infatti, mangiare “l’insalata che guarisce” modulerebbe una via di trasmissione chimica in modo tale da prevenire il cancro.
Insomma, mangiare in maniera equilibrata con una particolare attenzione alle sostanze antiossidanti è l’importante concetto che è emerso all’Obesity day che si è tenuto il 10 ottobre all’ospedale “Cardinal Massaia” di Asti, al quale si è parlato con entusiasmo del progetto Diana5 finalizzato a ridurre le recidive di tumore al seno attraverso l’educazione alimentare e l’attività fisica.
Anche dopo le cure riuscite del tumore al seno è importante mangiare in maniera corretta ed attenta, come dimostra e conferma l’iniziativa astigiana.
Proprio per questo motivo l’8 ottobre è partito da Roma il progetto itinerante “Il gusto della vita”, per portare nelle varie città d’Italia un delizioso connubio tra salute e buona cucina.
Le 30 ricette che verranno illustrate e cucinate in piazza fanno parte di un libro e sono state approvate a pieni voti da oncologi e nutrizionisti, col supporto e la fantasia di associazioni di pazienti coraggiose che lottano o hanno già vinto la battaglia contro il tumore al seno.
La campagna di sensibilizzazione alimentare si concluderà a giugno del prossimo anno, dopo aver fatto tappa a Roma, Napoli, Palermo, Bologna, Ancona, Milano, Torino e Cagliari.
Per ricordare a noi tutti che, anche se Ottobre inevitabilmente finirà, il problema del tumore al seno continuerà ad esistere e ad aver bisogno di essere contrastato e vinto tra padelle, prevenzione, sorrisi e grande coraggio.
Erika Pompili