Cappotti per tutti i gusti, ma soprattutto per tutte le tasche. Dal mitico «101801» sfoggiato da Isabella Rossellini e Glenn Close nel 1981 al più recente trench bianco che avvolgeva Sofia Loren ai Giochi Olimpici di Torino del 2006. Max Mara seduce Mosca con un’esposizione dedicata alle creazioni simbolo della maison: i cappotti. Fino al prossimo 10 gennaio sarà possibile ammirare gli 85 capi in mostra allo State Historical Museum, sulla Piazza Rossa, che rendono omaggio ai 60 anni di Max Mara.
Il titolo scelto per l’esposizione non poteva che essere “Coats”. L’idea di una rassegna delle più celebre creazioni della maison è nata per caso nel 2003 durante una telefonata della storica Adelheid Rasche a Guidotti. Ed ecco così sbocciare nella fredda steppa russa 85 cappotti icona del marchio dagli Anni 50 a oggi. Per tutti i gusti e per tutte le tasche. Dalle creazioni dedicate alle star del cinema all’ultima novità di casa Max Mara: il candido modello ‘Anna Karenina’ bordato di visone, omaggio all’eroina di Tolstoj e alle donne russe, già in vendita presso i Magazzini Gum.
E poi ancora i bozzetti di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, i disegni di Karl Lagerfeld, le foto scattate da Avedon e Maisel per le campagne pubblicitarie. Il best seller per l’autunno? “Un paltò cammello tagliato a vestaglia con cintura in vita – assicura Guidotti. – Noi siamo trasversali Vestiamo da Kate Blanchett alla regina di Spagna, fino alla casalinga”.
Insomma Max Mara piace proprio a tutti. Sbarcato in Cina e Russia già 20 anni fa, il marchio fondato da Achille Maramotti a Reggio Emilia nel ’51, è il simbolo del lusso e dello chic made in Italy in tutto il globo.
Alessia Casiraghi