Uno dei primi pensieri, in una donna che sta organizzando il proprio matrimonio, riguarda l’abito nuziale. Il giorno del sì, infatti, gli occhi sono puntati sulla sposa e su ciò che indossa, perciò, per non deludere le aspettative ma anche per far schiattare di invidia le amiche, la scelta deve essere oculata e quantomai ponderata.
E non stiamo parlando di soldi perché, quando si tratta di abito da sposa, non si bada a spese!
La scelta è legata non solo allo stile della cerimonia, al luogo del ricevimento o ai gusti personali della protagonista, ma anche alla corporatura di chi lo indosserà. Per questo, potrebbe anche accadere di dover rinunciare all’abito dei sogni, perché proprio non dona e non esalta la figura.
A questo proposito, ci sono alcune regole che possono valere per tutte ed aiutare ad indirizzare le proprie attenzioni.
Ad esempio, una donna di corporatura minuta e desidera da sempre presentarsi all’altare con un velo lunghissimo, dovrà, ahimè, rinunciarci. Questione di proporzioni che, in certi casi, devono assolutamente essere rispettate. Ma, se piacciono tanto i volant, si può osare, e anche abbondare, soprattutto sulle maniche.
Se di contenuto c’è anche l’altezza, allora via libera a tacchi alti e abito a tubo. Aboliti, al contrario, i vestiti tipo “Rossella O’Hara”: in questo caso l’effetto meringa sarebbe assicurato e le amiche, invece di schiattare di invidia, morirebbero di risate.
Le spose alte, al contrario, possono permettersi uno strascico importante, una gonna ampia e vaporosa o un corpino molto aderente.
Quando, invece, il problema è la mancanza di forme, meglio optare per un push-up e un corpetto che aderisca alla vita, per evitare spiacevoli vuoti. Un modello che si addice alle forme asciutte e un po’ androgine è il Redingote, senza spalline, che ben si adatta a chi ha fianchi piccoli.
E se le forme ci sono, e anche in abbondanza? Se il seno è prorompente, meglio rinunciare alla scollatura a balconcino e riservarla, magari, allo sposo durante la prima notte di nozze. Prediligere in questo caso un abito con linee morbide e cadenti, che non segnano esageratamente la silhouette ma la avvolgono elegantemente.
Il fisico robusto può essere ingentilito da un abito stile Impero, con taglio sotto il seno e non in vita. Anche le maniche dovrebbero essere appena accennate e mai attillate. Se però questo modello non piace, una soluzione alternativa potrebbe essere un vestito due pezzi, con bustino e gonna abbinata. Per essere più originali quest’ultima potrebbe essere di materiale diverso.
Seguendo questi pochi ma utili accorgimenti è possibile evitare la “buccia di banana” che potrebbe guastare la cavalcata verso l’altare.
Vera Moretti