Inizio di nuovo anno: tempo di bilanci, previsioni e, soprattutto, classifiche.
Analizzando la lista delle 100 donne più potenti al mondo nel 2011, stilata dall’autorevole rivista Forbes, un dato salta subito all’occhio: la massiccia presenza (10% dell’intera graduatoria) di manager e imprenditrici del mondo hi-tech, ai massimi vertici di alcuni tra i maggiori colossi del settore, come HP, Facebook e IBM.
La prima geek che incontriamo occupa addirittura la quinta posizione, precedendo importanti personalità politiche come Sonia Gandhi e Michelle Obama: si tratta di Sheryl Sandberg, Chief Operating Officer di Facebook e di fatto seconda in comando di un gigante da oltre 800 milioni di utenti.
Tra le poche aziende al mondo in grado di competere per dimensioni con il social network in blu, Google vanta due manager nella top100: al numero 16, Susan Wojcicki, Senior Vice President della divisione Advertising, che produce oltre il 96% del fatturato della grande G, mentre al 42° posto troviamo Marissa Mayer, volto storico dell’azienda nonostante la giovane età (36 anni) e oggi responsabile di tutti i servizi location-based.
Businesswoman per definizione è la taiwanese Cher Wang, alla posizione 20: evidentemente dotata del dono dell’ubiquità, insieme a un grande senso per gli affari, è Co-fondatrice e Presidente di VIA Technologies (chip e circuiti integrati) e HTC (telefonia mobile). Il suo patrimonio personale? 8,8 miliardi di dollari.
Prima donna di colore alla guida di una delle 500 maggiori società americane per fatturato, Ursula Burns (27° posto) è stata nominata CEO di Xerox nel luglio del 2009 e, dopo aver guidato un paio di importanti acquisizioni, è oggi responsabile di una corporation da oltre 130.000 lavoratori.
Nel suo ruolo di CEO ha pagato in prima persona la crisi di Yahoo con l’improvviso licenziamento nel settembre 2011, ma Carol Bartz, alla posizione 37, rimane comunque nel gotha della scena hi-tech. E siamo certi che una donna capace di sconfiggere in pochi mesi un tumore al seno tornerà presto sulla cresta dell’onda.
Membro del consiglio di amministrazione di Oracle sin dal 2001 e attualmente al secondo mandato come Chief Financial Officer, a Safra Catz (numero 40) è stato affidato il delicato compito di guidare l’azienda fuori dalla querelle legale con Google e il diretto concorrente SAP.
Yahoo, Google, Dipartimento di Stato americano e oggi Twitter, come Vice Presidente per la strategia internazionale: questo l’impressionante curriculum di Katie Jacobs Stanton (56° posto), ideatrice inoltre di Text Haiti, iniziativa benefica in grado di raccogliere ben 33 milioni di dollari.
Dopo oltre vent’anni ai massimi vertici di IBM, proprio in questi giorni Virginia Rometty, posizione 82, ha scritto il proprio nome nella storia, diventando la prima donna alla guida di una delle cinque maggiori aziende americane per capitalizzazione.
Appena fuori dalla classifica di Forbes, ma addirittura nona nell’analoga top50 stilata da Fortune, troviamo infine Meg Whitman, da pochi mesi nuovo CEO di HP e nei primi anni Duemila principale artefice dell’ascesa di eBay.
Manuele MORO