Le aziende agrituristiche in Italia, benchè si tratti ormai di una realtà più che collaudata, rappresentano ancora per molti un’occasione di lavoro molto interessante.

Che si tratti di cambiare vita e scegliere di abbandonare gli impegni serrati di una città metropolitana, o che, invece, sia una scelta dettata da esigenze molto meno romantiche, l’agriturismo rimane una fiorente risorsa di lavoro, anche per le donne.
Delle 20 mila aziende contate nel 2010, infatti, più di un terzo è gestito, brillantemente, da personale femminile.

Enrico Giovannini, presidente dell’Istat, presentando l’edizione 2012 di “Noi, Italia”, ha reso noto che le aziende agricole presenti sul nostro territorio sono 1,6 milioni ed occupano 17,3 milioni di ettari. E, se il numero delle strutture è in calo, del 32,2% con 775mila unità in meno, aumenta la loro dimensione media, di 2,4 ettari.

Le aziende di maggiori dimensioni si trovano a Nord Ovest, che offrono, proprio per la vastità del territorio, migliori prestazioni.
Inoltre, anche i turisti sono diventati molto più attenti ed informati sulla qualità dei prodotti agroalimentari e, grazie all’accuratezza da una parte e alle aspettative dall’altra, l’Italia occupa, in questo ambito, una posizione di rilievo, tanto da vantare il maggior numero di certificazioni a livello comunitario.

Al 31 dicembre, infatti, le specialità agroalimentari italiane con marchio di qualità erano 219, un risultato molto soddisfacente e che fa dei prodotti italiani un fiore all’occhiello.

di Vera MORETTI