Sfilata meneghina o fiaba cittadina? E’ un’insieme di emozioni e di riflessioni la sfilata autunno inverno 2012 2013 di Massimo Rebecchi.
Lo stilista si ispira alla preziosa location – quella della Sala del Tiepolo a Palazzo Clerici, Milano – per dare spazio ad una passerella fatta di cappe broccate e abiti in pizzo, di sete e soffici bouclé, di city wear con cappottini effetto infeltrito, colorati – gialli e rosa -, parka in maglia rosso -bordeaux con colli in ecopelliccia, mischiati a gonne in tweed o vichy in maglia.
C’è tutto e c’è tanto nella doppia anima della donna di Massimo Rebecchi: colore e rigore; forme strutturate e outfit che sussurranno una femminilità onirica dove sono il pizzo con le sue riproduzioni a trionfare.
Nell’autunno inverno della maison ci sono gonne realizzate in mix di tessuti – bouclé e broccato tra tutti – con pietre, ricami tridimensionali, sete agugliate. Ci sono textures preziose e contemporaneamente versatili fra broccati, sete, soffici bouclé, panni infeltriti e lavorazioni inedite dove su tutti è il colore a dire la sua.
Nella palette cromatica della prossima fredda stagione Massimo Rebecchi punterà sul noir, il bordeaux, il blue “klein”, il cammello mielato, resi ancora più perfetti se applicati alle interessantissime lavorazioni a crochet , alle nappe, ai decori laserati.
Ma ci saranno anche i cappottini amusants quasi infeltriti e colorati gialli e rosa; i parka in maglia rosso-bordeaux dai colli in pelliccia sfumata e dai tocchi in seta tono su tono; le ecopellicce in grigio tenue mischiate a gonne in tweed o vichy in maglia che troveremo alternati ad abiti dalle sete stampate a rami floreali, giallo e nero o nero e bordeaux.
Certo, non mancano il petrolio il verde bosco, il color zucca – assolute tendenze emerse da questa tornata di passerelle. E non mancheranno i dettagli da mozzare il fiato: zeppe con plateau, ricami e guglie, insomma, i tanti elementi di una sfilata… artistica, grazie all’alta artigianalità messa in mostra. Sì, una mostra di couture e alta sartorialità sotto la “mostruosa” maestria degli affreschi del Tiepolo di Milano.
Paola PERFETTI