Nella Provincia del Verbano Cusio Ossola si trova il Comune di Premia, città piemontese conosciuta per le sue aree naturali, come gli Orridi di Uriezzo, insenature scavate dall’erosione delle acque di fusione dei ghiacciai della Valle Antigorio, e la sorgente di acqua calda ipertermale.

Le terme naturali di origine antica erano conosciute anche nel XVI secolo, come conferma la bolla di Papa Paolo IV del 1556, che le chiama «rivo dell’acqua calda». Acqua batteriologicamente pura che nei periodi più freddi sprigiona vapori intensi sgorgando a oltre 40°C, ricca di sali minerali.

Anche durante l’estate appena terminata le Terme di Premia sono state prese d’assalto dai turisti (italiani e non) che hanno beneficiato delle acque della sorgente di Caldarese e dei numerosi trattamenti a disposizione.

A 800 metri di quota, la struttura dista solo un’ora e mezza da Milano e una ventina di minuti da Domodossola. Immersi in uno scenario naturale e incontaminato, tra le montagne e i parchi naturali della Val D’Ossola, l’acqua ipertermale solfato calcica di Premia Terme (la più importante stazione termale dell’Alto Piemonte) apporta benefici a chi soffre di patologie legate alle vie aeree, è indicata per fluidificare le secrezioni, aumentare l’attività ciliare e detergere le mucose.

Piscine interne ed esterne tra percorsi e idromassaggi con lettini a idrogetti, il centro dispone anche di una zona wellness con saune e bagni turchi, oltre a spazi comuni dove consumare uno spuntino sano. Balneo e fangoterapia, la composizione chimica di questa acqua fa sì che possa essere utilizzata anche a scopo riabilitativo in patologie di pertinenza reumatologica, ortopedica, traumatologica, dermatologica, degenerative, infiammatorie e traumatiche dell’apparato osteo-artro-muscolare.

E ancora solarium, sala congressi e piscine dove è possibile praticare idrobike, tapis roulant, acqua gym, acqua zumba e acqua pilates.

 

Giulia DONDONI