di Paola PERFETTI
Espositore, libreria, boutique e al contempo luogo/profumeria di ricerca e di (e)lezione: è tutto questo e soprattutto una storia di cuore, di famiglia, oltre che di “fiuto” quella di Campomarzio 70. L’abbiamo festeggiata lo scorso 11 e 12 marzo insieme ad un Gianni Di Liello, “patron” di Campomarzio 70, emozionato nel ricordare un anno di lavoro al fianco dei collaboratori più fidati ed esperti, i figli Fabrizio, Valentino e la nuora Roberta. Sono loro la quarta generazione di una realtà sempre più consolidata e riconosciuta nel settore distributivo oltre che creativo.
Sarà che è un Happy Noseday Party. Sarà che ai compleanni nel Bello è sempre un vero piacere partecipare. Qui è un continuo vai e vieni di cultori e curiosi, con i nasi ed i commessi pronti a dispensare consigli e raccontare una storia di creazione che non si ferma davanti gli ingredienti racchiusi in ampolle preziose…
Con qualcuna ho una certa confidenza, tipo la linea by Kilian Hennessy di cui mi sono letteralmente innamorata dal nostro ultimo incontro; come il mondo di Francis Kurkdijan, la cuiAqua Universalis è un viaggio nei sensi più che una fragranza da respirare, ma ci sono ancheNasomatto e le candele Cire Trudon, giusto per fare subito qualche nome.
A spiegarli e a sceglierli nelle aquae magnae della profumeria ci sono i ragazzi di Campomarzio, tre store nel cuore di Roma ai quali il sapere “profumiero” viene letteralmente tramandato attraverso una formazione specifica ad opera della “scuola” di Mouillettes&Co..
E come dare loro torto? Siamo a due passi dal centro storico della Capitale, proprio dietro Piazza di Spagna e via Condotti, in un’incantevole via dai classici sanpietrini del Cupolone. Siamo nella casa “del mejo” della profumeria selettiva internazionale, un indirizzo unico in Italia che a partire da questa edizione ospita in esclusiva europea – oltre che nazionale – il marchio Fueguia 1883 from – udite udite – Patagonia. Un’anteprima di qualità e potenziale crescita!
Ma che cosa significa festeggiare un anno di Campomarzio? Fa gli onori di casa Gianni Di Liello.
Ma c’è anche Chéz Dédé… i più assidui lettori fra voi ricorderanno che di Daria Reina e Andrea Ferolla avevamo già parlato “in tempi non sospetti”, a proposito di borse. Borse e viaggi, layout e design che sono stati ugualmente protagonisti del party di Campomarzio 70.
“Il rapporto Campomarzio-Chez Dèdè è una felice scoperta sotto il segno della nonchalance e della corrispondenza di visioni” – mi spiega in un momento di calma Lisa Bonfatti, marketing e communication manager di Campomarzio 70 – “Ormai si è instaurato un rapporto sinergico, divenuto interessante al punto che abbiamo deciso di affidarci a loro nel momento in cui Campomarzio ha scelto di operare questo cambio di immagine. Siamo divenuti il punto di riferimento nazionale sia come shop che come laboratorio culturale, luogo d’incontro e atelier à parfums, perciò abbiamo dovuto realizzare un’immagine che ci corrispondesse, altrettanto elegante ed innovativa. Il pay off, poi, Campomarzio 70 – The Essiantial Culture giustifica un’operazione culturale per cui vogliamo diventare un appuntamento fisso per la cultura olfattiva. L’anno scorso avevamo invitato 20 nasi, quest’anno il riscontro è stato ancora più entusiasmante”.
E dunque, via alla carrellata di delizie che da questo 2012 rappresentano il cuore profumato del bouquet di Campomarzio. Ma non è tutto.
Per raccogliere al meglio la sfida di questo “now and then”, Campomarzio 70, a sua volta, ha deciso di lanciare una sfida a 9 nasi: ONE NOSE AHEAD, Visions of Perfumes Caught in the Act ovvero 9 visioni per 9 nasi. In che modo? Campomarzio 70 ha chiesto al Top della profumeria artistica nazionale e internazionale di raccontare con i mezzi espressivi della parola, dell’immagine, dell’iperbole la propria concezione del profumo.
ONE NOSE AHEAD, “un naso avanti” e un naso dopo l’altro, i “nasi” hanno colto e soddisfatto l’esperimento mettendo su carta – e non nell’”aere” –la propria idea di fragranze d’autore.
E il gotha dell’alta profumeria artistica ha centrato l’obiettivo, alla corte di altri grandi TOP della perfumery fra i quali vi segnalo Marc Chaya, CEO della maison Francis Kurkdjian (a breve l’intervista online).
Lorenzo Dante Ferro (Amorvero) ha raccolto l’estro poetico della moglie Cindy Ferro (qui il video) intitolato “A Dream One Morning Last Spring”; Emilie Bouge (Brécourt) ha pensato ad una commistione di verità ed equilibri (ben spiegati nel video); Julian Bedel (Fueguia 1833) si è richiamato all’architettura post moderna di un autore suo contemporaneo (qui la video descrizione); Simon Brooke (Grossmith), ricorda avi a “naso” con la Regina Vittoria, il profumo creato ad hoc per la pelle della futura regina d’Inghilterra Kate Middleton, e il futuro della sue boccette (qui il video racconto); Clara Molloy (MEMO) si rifà al pendolo di Foucault (qui); Giuseppe Imprezzabile (Meo Fusciuni) ha raccolto tre scatti fotografici in un’unica visione (lo spiega bene nel suo momento), Yosh Han (YOSH) ha evocato il suo mondo essenziale attraverso l’immagine di una camelia in essere e in divenire (qui); Angelo Orazio Pregoni (O’Driù) ha raccolto l’eredità della corrente letteraria-culturale Fluxus per dare origine ad un racconto surreale (non perdetelo); Vero Kern (vero.profumo) ha pensato all’uomo e all’erotismo, “perché il profumo non ha sesso” – dice accorata nel suo momento olfattivo (eccola).
Incuriositi? Le 9 ‘visioni’ tra grafica e parola saranno fruibili in Campomarzio 70 fino al 31 marzo 2012, e per il resto… appuntamento al prossimo compleanno! Rimane solo un dubbio nella mia testa dopo tante note olfattive e tanti mondi: qual è il vero profumo, quello per eccellenza? E il profumo di Roma e della Primavera? Credete che non gliel’abbia chiesto!? Ci ritorneremo a brevissimo!
Credits foto | Marco Reina/Campomarzio70
Post produzione video | Francesca Scarabelli