Fast food, fingers food, quiche, soufflé… e basta! Non se ne può davvero più di tutti questi termini stranieri entrati a far parte della nostra cucina! Per ciò che mi riguarda, sono assolutamente a favore della lingua italiana e anche di quella siciliana, nel caso specifico del mio ristorante. Credo che sia nostro dovere riuscire a riscoprire il valore e l’importanza che ha il nostro idioma. Il mio vuole essere un discorso generale, che vale sì per la cucina, ma anche per altri ambiti, perché penso fermamente che lingua significhi anche identità.
Responsabili di questa invasione di forestierismi, probabilmente, sono la contaminazione fra le diverse cucine dovuta alle migrazioni di cuochi o, forse, anche l’invasione di film e telefilm americani che hanno portato nelle nostre case cibi e alimenti diversi dai nostri, di cui abbiamo importato anche i termini stranieri, non essendoci un corrispettivo sinonimo italiano.
Trovo che sia esagerato l’utilizzo massiccio che facciamo in cucina di forestierismi, che tendiamo sempre più spesso a preferire al termine italiano: il risultato è una lingua ibrida e poco piacevole da sentire, in cui alle parole musicali dell’italiano si alternano parole straniere. Molti cuochi scelgono di utilizzarli anche in cucina, forse perché mettono in carta dei piatti che non sono esattamente italiani. Io, invece, preferisco fare una cucina autoctona e tradizionale, quindi credo che sia assolutamente inopportuno utilizzare termini che non siano italiani. Se interpretassi una cucina inglese, tedesca o francese allora avrebbe un senso affibbiare dei nomi non italiani ai miei piatti, ma io non cucino l’hamburger, io cucino le polpette.
Anche per ciò che concerne l’identificazione della mia categoria professionale penso sia preferibile, in Italia, utilizzare il termine cuoco e non chef. Il termine francese è, invece, identificativo della nostra figura all’estero, ma in Italia siamo e dobbiamo rimanere cuochi. Va bene che volevamo “fare gli americani“, ma a tutto c’è un limite…
Filippo La Mantia – chef del ristorante dello storico Hotel Majestic di via Veneto a Roma