«Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere».

È con queste parole di Robert Doisneau (1912-1994) che potremmo descrivere gli scatti del fotografo francese che ha saputo cogliere e immortalare in ogni angolo di Parigi il sentimento dell’amore, presente in ogni sua sfumatura: dal celebre Baiser de l’Hôtel de Ville al Les Glaneurs de Charbon, solo per citare le due opere più note dell’artista.

Sì perché monsieur Doisneau e Parigi sono un binomio inscindibile e quando si parla della vita del fotografo è difficile non menzionare la sua città d’elezione. Tale relazione è pronta a rivivere in Paris en liberté, mostra aperta lo scorso 20 febbraio che chiuderà il 5 maggio allo Spazio Oberdan di Milano. Oltre 200 scatti originali di Doisneau ambientati nella Ville Lumière tra il 1934 e il 1991 raggruppate tematicamente, sono pronte a ripercorrere i soggetti a lui più cari attraverso uno sguardo intimo e realistico che documenta e reinventa la vita quotidiana dei parigini. Una grande rassegna che farà conoscere il fotografo e condurrà il visitatore in un’emozionante passeggiata nei giardini di Parigi: dalla Senna alle strade del centro, dalla periferia ai bistrot, passando per gli atelier di moda e le gallerie d’arte.

Oltre 200 fotografie, tutte in bianco e nero, che riprendono e raccontano i parigini colti nella loro quotidianità: donne, uomini, bambini, innamorati, persino gli animali, nessuno è escluso.

Dopo il successo parigino dell’Hotel de Ville, quello in Giappone al Mitsukoshi di Tokyo, all’Isetan Museum di Kyoto al Palazzo delle Esposizioni di Roma, che ha registrato una media di mille visitatori al giorno, Paris en liberté è pronta ad accogliere i milanesi grazie alla collaborazione tra Provincia di Milano, Atelier Doisneau e Fondazione Fratelli Alinari.

Una mostra imperdibile per gli appassionati di fotografia, gli amanti di Parigi e gli innamorati della vita, celebrata in ogni scatto da monsieur Doisneau , in grado di rendere la capitale francese una città quasi magica e irreale.

Giulia DONDONI