Love me Do o Yellow Submarine. Basta dire un titolo, facciamo due, ed andiamo ad identificare un’intera epoca di uomini, donne, bellezze, rivoluzioni, costumi, società. Erano gli anni Sessanta, quelli dove noi donne “Belle” cominciavamo a realizzare le nostre prime conquiste, con le prime mini gonne ed i capelli “fru fru”. Erano gli anni dei colori e della prima moda intesa come fenomeno sociale. Erano il periodo in cui nasceva il concetto di “tendenze”, di movimenti di massa liberi di cui la musica, quella internazionale, non faceva che riflettere un’onda di emozioni sinonimo di rinascita.
Moda-musica. Se ormai il binomio fa balzare alla mente associazioni del tipo JLO o Britney Spears, giusto per far subito due esempi, che dal microfono sono passati all’ago e filo per mettere la firma su collezioni di profumi e belletti, o ancora Carla Bruni e Eva Riccobono, top model prestate alla chitarra, ecco che Nenella Impiglia – nome forse meno noto rispetto a quelli sopra citati ma di forte rilevanza internazionale nel business del fashion – ha fatto di più.
Dalla titolare di Linea Marche, azienda cui fanno capo i brand Vic Matiè,Vic e O.X.S., il bandolo della matassa si è esteso a moda–musica–letteratura.
Nel 2010, Nenella Impiglia affronta la prima esperienza letteraria dal titolo: “La scarpetta nel piatto“. Oggi, con Stoffa per la Musica, ripercorre la storia della moda attraverso la musica analizzandone le contaminazioni. Ne parliamo con l’autrice.
Ci riassuma il suo libro in poche righe
Il mio secondo libro “Stoffa per la musica” nasce ancora una volta dal bisogno di esternare le emozioni, raccontare le mie grandi passioni, che in questo caso sono moda e musica. Voglio parlare di affinità, della loro magia, delle contaminazioni tra questi due affascinanti universi, legati al filo dei miei ricordi ed alla suggestiva colonna sonora degli anni ’60-’70.
Un tuffo nei meravigliosi Sixties…
Un’epoca simbolo di libertà e spensieratezza, in cui la musica riuscì a svegliare generazioni di giovani, ad attuare vere conquiste sociali e trasformazioni. Nel modo di vestire e nei testi delle canzoni si esprimeva il desiderio di sentirsi diversi. Un periodo scolpito nella memoria collettiva, che amo ricordare non nostalgicamente, ma con emozione e, a volte, con commozione, pensando agli amici che non ci sono più, ma che hanno condiviso con me importanti momenti della giovinezza. Lo scopo del libro è soprattutto questo: non disperdere la memoria, trasformare la parola fine in un attimo di eternità, tramite il ricordo, dar modo alle nuove generazioni di conoscere il passato, che si attualizza, intrecciandosi con il presente e trasmettere loro non aride nozioni, ma stati d’animo. “Non esiste separazione definitiva fino a quando c’è il ricordo” diceva Isabel Allende.
Musica, moda, libri. E’ di questo che sono fatte le donne?
Non solo: le donne sono un universo. La forza e l’equilibrio fanno parte del loro DNA. Le donne sono forti, devono tenere le redini della famiglia e del lavoro: una doppia fatica che richiede impegno, energia, efficienza, senso del dovere, innata capacità di destreggiarsi in ogni situazione. Ma anche grande intuito, buon senso e diplomazia. Oggi più che mai sono chiamate ad affrontare nuove sfide in ambito sociale, economico, culturale, politico, artistico.
Come si definisce Nenella Impiglia?
Sono un’eterna “monella” curiosa, mai sazia di sapere, testarda, sognatrice (naturalmente sogni realizzabili), fantasiosa, creativa, eclettica, positiva, abbastanza pigra e molto permalosa.
La prefazione è stata scritta da voci storiche della musica italiana: non ci sono nuove voci all’orizzonte per lei?
C’è anche una voce importante che mi ha regalato una preziosa dedica, quella di Shel Shapiro, leader dei Rokes, definiti i “Beatles italiani”. Ci sono molti cantanti e nuovi talenti, tanti interpreti, ma pochi giovani cantautori. Il mondo musicale ed i suoi estimatori hanno bisogno di nuove energie, contenuti, voci che sappiano trasmettere emozioni, non solo virtuosismi canori.
Cosa si aspetta da questa avventura editoriale?
Apprezzamenti positivi, almeno dai miei “25 lettori” di manzoniana memoria!
La solita domanda: prossimi obiettivi?
Magari un piccolo spazio televisivo in cui raccontare curiosità, aneddoti, consigli che riguardino la moda ed il costume. Si parla molto di cucina, meno di moda, che invece rappresenta uno dei settori trainanti del made in Italy.
All’interno del volume si trovano racconti e citazioni dei protagonisti importanti del mondo della musica – come ad esempio di Renato Zero…-, quindi foto, aneddoti…
Stoffa per la musica è uscito il libreria lo scorso gennaio ma le storie non hanno fine e sono pronte a farsi leggere (e canticchiare) ancora e ancora.
Paola PERFETTI