Voleva farla finita e portare con sé nella tomba anche la figlia di 3 anni. Francesca Sbano, 32 anni, di Carovigno, in provincia di Brindisi, lo rivela in una lettera ritrovata dagli inquirenti nella sua abitazione. La piccola è morta, mentre la donna è ricoverata in gravissime condizioni dopo essersi gettata dal secondo piano della sua casa.
Secondo le prime ipotesi potrebbe avere ucciso la figlia avvelenandola con un diserbante: una bottiglia vuota è stata ritrovata nella stessa abitazione. Nella lettera non si fa cenno alle motivazioni profonde dell’insano gesto che, secondo le prime ipotesi, sarebbero da ricondurre alla separazione dal marito che la donna non aveva mai accettato. Finora non è stato ancora affidato dal magistrato l’incarico per lo svolgimento dell’autopsia sul corpo della piccola.
La donna, ricoverata all’ospedale Perrino di Brindisi, dopo essere stata operata nel nosocomio di Ostuni, è in pericolo di vita.
A dare l’allarme al 118 sono stati alcuni familiari che abitano nei pressi, in particolare la sorella risiede al piano di sotto rispetto a quello dal quale si è gettata la donna. All’inizio i parenti avevano pensato che la bambina fosse morta in seguito a un rigurgito e che la madre potesse essersi gettata dal secondo piano per la disperazione.
Poi gli inquirenti, dopo aver sentito alcune persone, hanno cominciato ad avere un quadro più chiaro e drammatico. I parenti, che ieri sera erano in ospedale, non sono stati ancora ascoltati. Non risulta che la donna fosse in cura a seguito della separazione.