Il primo regalo di compleanno è arrivato dal duo creativo dei Magia 2000, Emma Marrone compie 30 anni domenica e stringe tra le mani una Barbie con le sue fattezze e il look da greca sfoggiato all’Eurovision 2014. Nasceva il 25 maggio 1984, nella primavera in cui alle radio spopolava Fotoromanza di Gianna Nannini, la capostipite di una nuova generazione di cantanti italiane, mito dichiarato di Emma e oggi sua amica.

“Una combattente” l’ha definita la Gianna nazionale. Di certo la guerra più dura Emma Marrone l’ha combattuta nel 2009 quando i medici le davano 2 mesi di vita a causa di un tumore, e invece un anno dopo vinceva Amici tra gli applausi della gente, la corte delle case discografiche e sotto lo sguardo contento della famiglia che le è stata vicina in quel momento difficile, di cui ha taciuto con discrezione ed eleganza. Finché, diventato un personaggio pubblico, non ha compreso che la sua storia era ispirante per quanti vivono la malattia e  soprattutto un concreto esempio sull’importanza della prevenzione.

Quella sfida, dicevamo, l’ha vinta. Ma altre ne sono arrivate sul suo cammino di successi: il secondo posto al Festival di Sanremo 2011, la vittoria all’Ariston nel 2012, i complimenti della più autorevole stampa straniera per la sua performance all’Eurovision e le centinaia di migliaia di copie vendute dei suoi album, La sua sfida è quella che quotidianamente devono affrontare i personaggi che nascono “originali” e tali vogliono restare, che non non si nascondono dietro strategie di immagine, artifici del chirurgo di turno o la mancanza di coraggio. Quando nel 2012 scoppiò l’affare Belén Rodriguez, tradita dal suo fidanzato Stefano De Martino, Emma salì sul palco di Amici, luogo galeotto, cantando appassionatamente Bella stronza. Forse è questo che colpisce di Emma Marrone, il coraggio di dare voce ai propri pensieri, anche quelli più viscerali, perchè non nascondono nulla di turpe. Sono considerazioni sulla realtà, le stesse che la fecero scendere in piazza nel 2011 insieme alle donne di Se non ora quando: “Bisogna far capire che le donne non sono solo un paio di tette e un culo, ma hanno un cervello. Anche le donne che lavorano in televisione”, queste le sue parole di quel giorno. Invece poche settimane fa, durante un programma televisivo (Come mi vorrei), un’altra signora (badate, sposata) si dilettava a fare lezione ad un pubblico di donne: siate sexy 24 ore al giorno, scosciate e truccate, il cervello è un accessorio non richiesto. Sarà?

Andrea VIGNERI