Un tempo c’era Anne Geddes, la fotografa che, con le sue immagini semplici e fantasiose, faceva diventare i neonati, inconsapevoli ma straordinari protagonisti, dei fiori che sbocciavano in un prato, angioletti con le ali o simpatici coniglietti.
Ma ora c’è qualcun altro che, forse prendendo spunto da questa artista, ha voluto spaziare ancora di più nella fantasia, utilizzando sempre, come soggetti, i bambini appena nati.
La fotografa Neil Prahova, infatti, inserisce i suoi baby modelli all’interno di scene fantastiche, come deserti messicani, cieli stellati o mari incontaminati.
Da una piccola idea, è nato un grande progetto, oggi sempre più apprezzato, tanto che la fotografa può avvalersi ora del sapiente lavoro di una sua collaboratrice, che realizza all’uncinetto abiti, cappelli, coperte, che vengono inseriti nella scenografia accanto ad accessori a tema ed indossati da piccolissimi modelli.
La decisione di ritrarre bambini così piccoli pare sia nata con la nascita del figlio Leonardo, come la stessa Prahova ha dichiarato: “Quando sono diventata mamma tre anni fa, ho sentito i miei desideri creativi cambiare, mi spingevano ad usare le mie capacità di genitore per creare nuove bellissime immagini che altri neo-genitori avrebbero conservato per sempre“.
Poiché ognuna delle foto da lei scattata richiede che i piccini stiano completamente immobili, Neil utilizza solo neonati di età tra i 3 e i 10 giorni di vita, caratterizzati da tante ore di sonno e poche di veglia.
Le foto di Neil Prahova sono veri capolavori, perché frutto di uno studio accurato fin nei minimi particolari. Ed è proprio questa accuratezza a fare la differenza: “Per molti genitori questi scatti sono la presentazione per i figli al mondo, e vogliono catturare questo momento speciale con una foto professionale, catturata da qualcuno che abbia un occhio allenato e molta esperienza“.
Vera MORETTI