Una ragazza ha scritto su Yahoo Answers (dove potete divertivi a trovare mille interrogativi, dai più comuni a quelli più assurdi con le relative risposte) un bel po’ di anni fa “Ma perchè cerco di riempire il vuoto che sento dentro con il cibo?” .
Le risposte, quelle più serie come quelle più spicciole, non sono tardate ad arrivare ma la soluzione ovviamente è molto difficile da definire. I problemi alimentari sono presenti soprattutto in giovane età e soprattutto nell’universo femminile e molto spesso, le insicurezze, si sfogano mangiando più di quanto sia necessario.
Ma, lasciando perdere le motivazioni psicologiche, (che sono quelle più difficili da sradicare) un gruppo di scienziati italiani, Pietro Cottone e Valentina Sabino, che fanno parte di un team di ricercatori dell’Università di Boston (in collaborazione con la University of Cambridge) hanno scoperto la molecola che non ci spingerà più a mettere il dito dentro la marmellata per poi finire a pulire tutto il barattolo. Si tratta della memantina, una molecola usata fino ad ora per combattere l’Alzheimer, ma che adesso sembra essere una sostanza determinante per mettere fine alle abbuffate improvvise che spingono a incontenibili appetiti.
“Abbiamo testato gli effetti della memantina sulle abbuffate compulsive. Abbiamo anche trovato l’area del cervello che rende possibile l’azione del farmaco”, ha spiegato il dottor Cottone. L’esperimento su delle cavie ha dimostrato che, grazie alla somministrazione di questo farmaco, l’istinto di ingollare qualunque tipo di alimento presente in dispensa si blocca completamente.
Binge eating non ti temiamo, adesso abbiamo un consiglio scientifico da dare alla ragazza alla ricerca di vuoti da colmare. Dieci punti su Yahoo answers sono assicurati!
Martina ZANGHI’