La vitamina A è molto importante per la salute dei neonati e, a questo proposito, gli esperti di nutrizione della Penn State University hanno cercato di dare una risposta a questa domanda studiando l’effetto della sua somministrazione a topi appena nati.

Ne è emerso che questo prezioso micronutriente si distribuisce nell’organismo dei neonati in modo diverso che negli adulti, dove in genere è presente in quantità significative a livello del fegato.
Subito dopo la nascita, infatti, la vitamina A si distribuisce in modo che le sue concentrazioni aumentino rapidamente, ma solo temporaneamente, in tessuti diversi da quelli epatici. Secondo gli esperti questo sarebbe un meccanismo messo in atto dai neonati con bassa vitamina A, ma un fabbisogno elevato di questa molecola, per averne a disposizione dosi subito pronte all’uso.

E’ stato appurato che la vitamina A è necessaria per lo sviluppo e la crescita prima della nascita e nei bambini più grandi, ma per i neonati il ruolo della vitamina A non è ancora del tutto chiaro.

Una cosa, però, si sa, e cioè che, alla fine della gestazione, le scorte di questa preziosa alleata per la crescita sono quasi del tutto sparite.
Questo fenomeno è più accentuato nei Paesi in via di Sviluppo, dove i livelli di vitamina A alla nascita possono essere ancora più bassi rispetto alla norma.
Per questo l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di somministrare regolarmente vitamina A a questi bambini.

Catharine Ross, esperta di Scienze della Nutrizione, ha dichiarato in proposito: “E’ stato dimostrato che dare dosi elevate di vitamina A ai bambini tra i 6 mesi e i 5 anni riduce la mortalità del 23%. Tuttavia, gli studi nei bambini sotto ai 6 mesi sono stati inconcludenti”.

In due studi pubblicati sul Journal of Lipid Research, Ross e i suoi colleghi hanno somministrato la vitamina a cuccioli di topo dai 4 ai 18 giorni di vita, un’età paragonabile a quella dei neonati, scoprendo che questa molecola viene utilizzata molto rapidamente e ricircola tra plasma e tessuti. Tanto maggiore è la dose somministrata, tanto minore è il ricircolo della molecola tra plasma e tessuti; viceversa, all’aumentare delle dosi la quantità di vitamina A che passa nei tessuti extravascolari aumenta.
Non solo, i ricercatori hanno scoperto anche che la somministrazione di vitamina A aumenta i livelli di una sua forma nei polmoni, nell’intestino e in altri tessuti, riducendo allo stesso tempo il suo turnover nel fegato.

Questi risultati forniscono una base di partenza per studiare il ruolo della vitamina A nei neonati.
Ha concluso Catharine Ross: “Riuscire a capire meglio i fabbisogni nutrizionali dei bambini può permettere di formulare raccomandazioni alimentari basate su prove scientifiche e di ridurre, potenzialmente, la mortalità infantile, soprattutto nei Paesi in via di Sviluppo”.

Vera MORETTI