Nella vita bisogna avere un sogno e crederci. E’ quello che ha fatto Vincent Billeci, palermitano di nascita e nel cuore, che nel suo di sogno, cullato sin da bambino, ha creduto con il cuore. Tradizione popolare siciliana, folklore e amore per l’artigianalità sono caratteri essenziali della sua filosofia, che si traduce in abiti ricchi di colori che raccontano l’anima del capoluogo siciliano. L’abbiamo intervistato per voi e con lui abbiamo parlato del rapporto tra big della moda e giovani talenti e dell’importanza di foraggiare il talento con la tecnica delle scuole.
Come mai hai scelto di dare un tocco francese al tuo nome?
Fin da quando ero bambino ho sempre voluto fare lo stilista. A sei anni sognavo di sfilare durante l’haute couture a Parigi, e Vincent (letto alla francese) era il nome che più mi piaceva. Così ho scelto di francesizzare il mio nome, e da quel momento ho iniziato pian piano ad intraprendere un percorso formativo e professionale che ha portato nel 2012 alla nascita del brand.
Quanto è importante il DNA siciliano, in particolare palermitano, per le tue creazioni?
La Sicilia nelle mie collezioni è sicuramente un punto molto importante, la prima ispirazione da cui parte e si sviluppa tutto. Soprattutto mi piace indagare le tradizioni popolari, il folclore e l’artigianalità dei luoghi, e lasciarmi ispirare da tutti gli elementi legati alla religiosità e al misticismo.
Credi che per sfondare in questo mondo tanto elitario siano indispensabili scuole di formazione professionale o basta la passione e il talento?
Penso che la formazione in scuole specifiche di moda aiuti molto. La scuola aiuta ad educare il proprio talento e iniziare a sperimentare e dosare la proprio creatività. Personalmente mi laureo all’Accademia di belle arti a Palermo dove mi formo a livello artistico e successivamente continuo il mio percorso allo Ied a Milano dove invece mi formo a livello tecnico
Qual è l’atteggiamento dei big del fashion nei confronti dei giovani talenti?
Credo che a parte alcuni rari casi come Giorgio Armani, non ci sia un reale atteggiamento dei big nei confronti dei giovani talenti, forse non è una delle priorità e compiti delle grandi maison supportare gli emergenti della moda. Nel mio caso ho avuto la possibilità di essere tra i designer scelti da Mauro Grifoni, presentando i miei accessori nel punto vendita a Milano, una bellissima vetrina e una grande occasione
Credi che internet sia un vantaggio per chi si affaccia a questo mondo?
Internet, ed i social network sono sicuramente una grandissima opportunità e un modo straordinario per farsi conoscere e conoscere giornalisti, stylist e addetti ai lavori. Uno strumento fondamentale che se utilizzato nel modo corretto può portare ad importanti risultati. Ovviamente non bastano solo i social, ma è il primo modo per testare l’approvazione degli addetti ai lavori. Personalmente devo tantissimo ai social, tutto è nato da delle foto delle mie collezioni su facebook
Quale donna famosa saresti felice di vestire?
Donne con una forte personalità, sensuali e talentuose come Marion Cottilard
Quale abito, borsa o accessorio avresti voluto creare tu e, invece, ha già creato qualcun altro?
Adoro il mondo surrealista di Elsa Schiaparelli, il suo intenso legame con l’arte, e senza dubbio i suoi avant garde tailleur con le bocche rosse.
Come vestirà la donna di Vincent Billeci per la prossima primavera estate?
La donna Vincent della primavera estate vestirà abiti in duchesse ricchi di perle e cabochon, camicie stampate con luminarie o pizzi color arancio. La ss15 è un tripudio di tutte quelle che sono le tradizioni e feste del capoluogo Siculo, una collezione festosa ricca di colori e preziosa nei dettagli.
Pinella PETRONIO