“Mogli e buoi dei paesi tuoi”, recitava un famoso proverbio, molto rispettato e seguito in Italia.
Chissà se anche Barack Obama, da papà e non da presidente degli Stati Uniti, la pensa allo stesso modo.
Se così fosse, se desiderasse vedere le sue figlie sposate con un marito con le loro stesse origini, allora Obama potrebbe prendere in considerazione la proposta di Felix Kiprono, un avvocato del Kenya, da dove arriva la famiglia di suo padre.
L’uomo, assolutamente determinato ad “impalmare” Malia Ann, la secondogenita del presidente degli Stati Uniti, ha fatto un’offerta generosa, offrendo alla famiglia Obama centocinquanta capi di bestiame, per la precisione settanta montoni, trenta capre e cinquanta mucche.
Cosa ne penseranno mamma Michelle e papà Obama?
Per convincere i genitori, Kiprono ha dichiarato: “Mi interesso a lei fin dal 2008. Dopo di allora non sono più uscito con alcun’altra ragazza, e ho promesso di restarle fedele. Ho confessato tutto alla mia famiglia, e loro si sono detti pronti ad aiutarmi“.
E infatti, la dote è stata procurata da familiari ed amici, in tempo per l’imminente visita di Obama in Kenya, prevista per il prossimo luglio.
Saputo che al viaggio parteciperà tutta la famiglia presidenziale, Felix non vuole certo farsi trovare impreparato, e ha aggiunto: “La gente potrebbe credere che io sono interessato ai loro soldi, ma non è così, non è il caso mio. Il mio amore è reale“.
Per rassicurare i genitori della sua amata Malia, ha anche spiegato che ha intenzione di vivere una vita semplice, e che insegnerà alla sua giovane sposa a mungere una mucca, a cucinare l’ugali, tipica polenta di mais del Kenya, oppure a preparare il mursik, bevanda tradizionale a base di latte cagliato.
Insomma, la figlia di Obama diventerebbe una vera donna kalenjin, etnia alla quale appartiene il pretendente.
Ma siamo sicuri che la ragazza, e soprattutto suo padre, troveranno questa proposta interessante?
Noi di Bellaweb, abituate a vedere Michelle e Barack Obama così attenti e presenti nei riguardi delle figlie, abbiamo qualche dubbio, ma saremmo davvero curiose di essere presenti quando, a luglio, i protagonisti di questa curiosa storia si incontreranno.
A patto che a Feliz Kiprono venga concesso di avvicinarsi al presidente, o addirittura a sua figlia.
Noi non ne saremmo così sicure!
Vera MORETTI