Alessandra Ambrosio non è l’unica star ad amare questa disciplina. Il Pilates è uno sport completo che regala molte soddisfazioni. Per saperne finalmente qualcosa in più abbiamo intervistato Sergio Leori, Pilates Trainer & Postural Trainer del Centro Onze di Milano (in via Parini 16, zona Repubblica). Per chi si trova sotto la Madonnina e vuole provare tutti i benefici di questa ginnastica, la prima prova è gratuita, qui tutte le info per prenotare.
Il Pilates è diventato mainstream, a cosa è dovuto il successo di questa disciplina?
È una ginnastica che ha avuto un boom in italia a cavallo tra la fine degli anni’90 e primo decennio 2000. Ad oggi il pilates è più percepito per il suo valore terapuetico e la sua utilità come allenamento in grado di non gravare sulla schiena anche perché viene sempre più prescritto dai medici come ginnastica riabilitativa. I centri medici wellness come Onze approcciano con una visione di insieme alla disciplina, spesso infatti si iscrivono alle lezioni pazienti a cui il pilates viene consigliato direttamente da fisiatra o da ortopedico; e a noi trainer viene presentato un preciso quadro clinico da tenere a mente durante gli allenamenti.
Come riconosciamo un centro serio da uno meno professionale?
Principalmente è necessario informarsi sulla formazione degli insegnanti, e non fermarsi alla semplice esteriorità del centro. Un bravo insegnante di pilates deve necessariamente arrivare da una formazione universitaria di Scienze Motorie o Fisioterapia, questo garantisce una consapevolezza solida dell’anatomia umana che permette di comprendere gli allenamenti migliori da proporre a seconda dei disturbi fisici o dei deficit di chi si presenta a un corso. Oltre alla formazione universitaria poi, la frequenza di un corso per istruttori di pilates è buona cosa, ma da sola questa certificazione non è sufficiente a dare un profilo professionale completo; la formazione universitaria di base è la priorità, soprattutto immaginando un approccio terapeutico al pilates, dove un trainer non formato adeguatamente rischia di far tornare a casa chi si rivolge a lui con un nuovo problema.
Un centro con i macchinari non è di per sé standard di capacità di saperli utilizzare in quanto non viene richiesta nessuna certificazione professionale per il loro acquisto, e chiunque può millantare di saper insegnare pilates, in quanto non esiste una normativa che regola la professione. Rivolgersi a un centro medical wellness diciamo che garantisce standard più severi di selezione degli insegnanti di pilates.
Come mai è particolarmente indicato (e amato) dalle donne?
Forse perché quando si è iniziato ad affermare in Italia è passato molto il messaggio che fosse una ginnastica dolce, che non richiede particolari prestanze fisiche e per questo è stato facilmente associato al target femminile. Oggi però sono sempre di più gli uomini che scelgono di allenarsi con il pilates, io alleno in percentuale per il 70 per cento donne e per il 30 uomini, ma questi sono nettamente in crescita. Di certo la nuova percezione terapeutica di questa disciplina ginnica che viene sempre più consigliata dai medici sta aiutando a cambiare questa visione.
Il pilates può essere praticato a corpo libero o attarverso dei macchinari specifici, che differenze ci sono?
Il pilates a corpo libero è un allenamento intenso e sfidante, indicato per persone giovani e sane che mirano a raggiungere risultati estetici in minor tempo. Permette di tonificare zone critiche come glutei, addome e fianchi anche grazie all’ausilio di piccoli attrezzi e di rendere la muscolatura resistente e proporzionata. Inoltre impegna maggiormente a livello cardiovascolare aiutando nell’aumento del metabolismo basale.
Il pilates con i macchinari, come il Reformer, Cadillac e Chair, è adatto alla riabilitazione; lo scarico parziale del peso con l’uso di cinghie e molle consente infatti di dare maggiore gradualità agli esercizi e di gravare meno su schiena e articolazioni. Utile inoltre al miglioramento delle prestazioni fisiche per lo specifico lavoro di rinforzo muscolare.
Che miglioramenti si hanno praticando pilates?
Che sia a corpo libero o con macchinari, il Pilates in sé come disciplina sportiva che apporta notevoli migliorie e si rivela utile a molte categorie di persone: dagli adulti sedentari che, a causa di vari fattori lavorativi o posturali, sono costretti a mantenere il proprio corpo in posizioni non corrette per lungo tempo e hanno bisogno di migliorare flessibilità e postura, ba chi è più attivo ma soffre di dolori cronici e vuole fare una ginnastica tonificante. Indicato anche per gli sportivi che stanno seguendo un programma di riabilitazione o di rieducazione funzionale e per gli adolescenti, che diventano così più coordinati e consapevoli della propria fisicità in un momento di sviluppo, in cui si può lavorare per evitare l’insorgere di scompensi fisici che possono incidere in maniera importante nell’età adulta. Il Pilates è infine un’ottima scelta per la terza età, dove l’approccio al fitness è bene sia più delicato ma non per questo meno intenso. Diviene per questi soggetti uno strumento utile a contrastare problematiche legate all’età come l’artrosi, l’osteoporosi, la rigidità muscolare e le patologie neurodegenerative.
Quanto tempo serve per ottenere dei risultati e per quante ore alla settimana?
L’allenamento è molto individuale e soggettivo, ma per esperienza posso dire che allenandosi due volte alla settimana per almeno tre mesi si possono notare con una certa evidenza gli effetti benefici di questa ginnastica sul corpo.
Ci suggerisce qualche esercizio per cominciare già nella ginnastica domestica ad avvicinarsi al pilates?
Nel pilates non è possibile improvvisarsi; online si trovano tanti esercizi ma non è detto che siano adatti alla propria fisicità. Ha sempre più senso avere un input da un insegnante qualificato che saprà consigliare dopo aver visto la persona, quali esercizi potrà facilmente replicare a casa senza danno.
Photo credits: Alessandra di Consoli ed Elisabetta Masini
Martina ZANGHI’