L’abbiamo già detto parecchie volte che l’abito bianco, romantico e fluttuante non è per tutte e, soprattutto, non è il sogno di tutte.
CI sono parecchie ragazze che non bramano per l’abito principesco, ma allo stesso tempo desiderano sposarsi in bianco, desiderano qualcosa che sia indimenticabile ed indimenticato, desiderano un completo diverso. Per queste ragazze da qualche stagione a questa parte gli stilisti hanno studiato un completo nuovo: la jumpsuit.
Inizialmente era nata per le serate in discoteca, era un abbigliamento che faceva tornare agli anni 70, a John travolta, a Bianca Jagger, oggi la jumpsuit ha una propria dignità e, grazie a mille accorgimenti è diventata un’alternativa, per non dire l’alternativa all’abito classico.
Case di moda come Max Mara, famose per non essere azzardate nei propri modelli hanno scelto di proporre alle spose jumpsuit estremamente eleganti e sofisticati.
Quali caratteristiche deve avere la jumpsuit da sposa? Come sempre la prima ed imprescindibile caratteristica è il buon gusto. Si tratta pur sempre di un abito da cerimonia, spesso celebrata in chiesa, quindi il lato più sexy deve essere sussurrato e non certo urlato.
I tagli, le cuciture, le linee devono essere perfette, ma soprattutto non deve essere stretta. L’attillato va bene per una serata in discoteca, non per una cerimonia religiosa. L’intimo, neanche da dire, deve essere invisibile e il tessuto deve cadere a pennello.
Di solito sono preferibili i pantaloni larghi con sotto scarpe dal tacco altissimo che regalano qualche centimetro in altezza e un portamento senz’altro più regale. . Ovviamente il gioco sta nelle proporzioni, quindi a pantaloni ampi faranno compagnia top più minuti, mentre per top importanti sono consigliabili pantaloni asciutti, anche a sigaretta, da abbinare sempre a pump dai tacchi altissimi. D’altronde se alla femminilità non si deve mai rinunciare, tantomeno lo si deve fare il giorno delle proprie nozze!
In gallery abbiamo selezionato alcuni modelli tratti dal web.
Silvia GALLI