All’argomento, in Sex and The City, hanno dedicato un intero episodio, Strane manie da single. Quando Aiden si trasferì a vivere da Carrie, la nostra eroina sulle Manolo, cronicamente single, venne colta da una sorta di claustrofobia da convivenza. La verità è che quando si è soli da molto tempo e si è abituati a scegliere solo per se stessi, ritrovarsi in coppia ed imparare a rispettare i tempi e le abitudini di qualcun altro, così come cercare di fargli spazio nella propria vita, è cosa più facile a dirsi che non a farsi.

Ci hanno da sempre inculcato la storia delle anime gemelle, della metà della mela da trovare a costo di una costante, avvilente, spasmodica ricerca. Ma cosa accade quando un o una cronicamente single riesce a trovarla l’altra metà della mela? La regola vorrebbe il “vissero per sempre felici e contenti”, ma è sempre veramente così facile riuscire a condividere la nostra vita con chi amiamo? No. Non sempre lo è. E spesso, quando si è in coppia, mancano quei momenti in cui si può scegliere in piena e assoluta autonomia e libertà che cosa fare non solo della propria vita, ma anche, molto più semplicemente, di un sabato sera.

Abbiamo chiesto a tal proposito ai nostri lettori per cui essere single è meglio che essere fidanzati o sposati. E quello che ci ha sorpreso è che a rispondere non stati soltanto gli “scoppiati”, ma anche e soprattutto chi è in coppia da molto o da poco tempo. Qui sotto potete trovare i motivi per cui i nostri lettori preferiscono rimanere single e quelli per cui chi invece non lo è più rimpiange talvolta quella condizione.

– La possibilità di scegliere serie e film senza compromessi. Ovvero quella sensazione di onnipotenza che si prova quando si ha il telecomando in mano. La possibilità di potere decidere in piena autonomia e senza alcun compromesso se guardare un film romantico o un telefilm con inseguimenti polizieschi e sanguinolenti sparatorie.

Dormire da soli. A stella, a L, in diagonale. Insomma, potere occupare tutto il letto, dormendo nella posizione che più ci aggrada senza disturbare nessuno o, peggio ancora, senza che qualcuno tiri tutte le coperte, lasciandoci al freddo, o che russi, facendoci perdere ogni speranza di prendere sonno.

– Non dover dividere l’armadio con nessuno e detenere la totale supremazia di ogni scaffale, cassetto, mensola, anta, di ogni angolo, ogni centimetro, ogni piccolo anfratto solo per noi.

– La libertà di scegliere da soli e senza interferenze l’arredamento di casa. L’acquisto di una lavatrice rosa shocking, si rivelerà una scelta senz’altro azzeccata, a meno che nei paraggi non ci sia un uomo che ne bocci l’idea.

Passare ore e ore davanti allo specchio senza doversi giustificare. A noi donne piace scandagliare ogni angolo del nostro viso, sotto le luci impietose del bagno, alla ricerca di una sopracciglia sopravvissuta allo strappo della ceretta o di un malefico punto nero rimasto lì, nonostante la pulizia del viso. Gli uomini lo detestano. Ma se siete da sole, non ci sarà mai nessuno che verrà a bussare in bagno chiedendo spiegazioni sul motivo per cui da un’ora non vi fate vedere in soggiorno.

Mangiare quello che ci va, quando ci va e dove ci va. Che sia il divano davanti la TV o il letto mentre si legge un libro. Che sia unto cibo cinese, cioccolata o pizza (magari tutto insieme e in ordine sparso). Che sia mezzanotte o primo pomeriggio. Se siamo single, nessuno vedendoci mangiare un trancio di pizza dal cartone, verrà mai a dirci “Ma tu non eri a dieta? Sei sicura che mangiare a quest’ora non sia dannoso per la digestione? Non credi che sarebbe meglio mangiare a tavola come tutte le persone civili?”.

Abbigliamento casalingo. Leggings, felponi oversize, mutande di cotone, mollettoni in testa e ciabatte. Quando siamo in coppia, per quanto la scacciamo, ci sarà sempre una vocina nella nostra testa che ci sussurrerà: “non puoi farti vedere così… è il tuo uomo. Se non stai attenta e curi l’abbigliamento anche in casa, è un attimo che una panterona tacco munita te lo porta via”. Se siamo da sole invece, possiamo abbigliarci come ci pare senza sensi di colpa.

Prendersi cura di noi stesse. Anche quando questo significa girare per casa con la maschera d’argilla in faccia, la crema per i talloni screpolati rigorosamente con calzino sopra (perché l’azione sia più mirata e veloce) e i fanghi d’alga Guam sulle cosce avvolte da tanta di quella pellicola da sembrare la versione post moderna di Tutankhamon.

Uscire quando si ha voglia, stare in casa quando si ha voglia, andare al mare se si ha voglia, andare in montagna se si ha voglia. Nessun summit per decidere quello che si deve o non deve fare.

Ballare in salotto e cantare usando il manico della scopa come microfono e sentirsi Courtney Love ai tempi delle Hole, senza che nessuno ci prenda per pazze mitomani.

Pinella PETRONIO