In piazzale Accursio, lo sanno i milanesi, ma lo sanno anche quelli che da Milano ci passano solo per caso, c’è una stazione di servizio costruita nel biennio 1951-53 su iniziativa di Enrico Mattei e abbandonata da quasi trent’anni. chiunque passasse di lì si è chiesto il motivo del totale abbandono e ha temuto per l’apertura dell’ennesimo fast food. Ebbene non è andata così: la soluzione l’ha trovata, egregiamente, Lapo Elkann che ha permesso una grande opera di riqualificazione grazie all’intervento dell’architetto Michele de Lucchi.
Garage Italia, come dichiara lo stesso ideatore “è l’evoluzione contemporanea dell’eccellenza artigianale italiana di una volta e del desiderio di possedere qualcosa di unico. Nel rivolgersi a intenditori della ‘cultura tailor made’ internazionali, Garage Italia Customs vuole dare il giusto valore alla personalità e al gusto estetico di ognuno realizzando progetti di restyling esclusivi e custom-made, che nascono grazie alle più moderne soluzioni presenti nel settore automotive.”
Garage Italia è una palazzina di due piani che parla di motion a tutto tondo, come amava ripetere il nonno di Elkann, l’avvocato Agnelli, in una famosa pubblicità “Fiat, cielo, terra, mare“. Sul tetto un aereo da turismo, all’ingresso un Riva Ariston, oltre ad auto e moto sono l’esempio di quello che l’ideatore intende raccontare, ma non basta.
Insieme al movimento, l’amore per la tavola, per questo motivo il vulcanico rampollo ha scelto una delle punte di diamante della cucina stellata: lo chef Carlo Cracco, grande appassionato, tra l’altro, di motori. Il locale è nelle parole dello chef «una specie di gomito panoramico con le vetrate che permettono una bella vista su Milano». L’offerta gastronomica è legata ai racconti di Lapo e ne ripercorre le tappe sia della sua infanzia sia della sua quotidianità. Sono già presenti in carta piatti come Giardino di donna Marella, un carpaccio di pesce marinato, e il Risotto dell’Avvocato, con scampi arrostiti e burro affumicato, altri, invece si rifanno al mondo auto: alle gare e ai luoghi storici come le Tagliatelle Millemiglia, o la Guancia Maranello, infine come poteva chiamarsi il tiramisu se non Cric?, Lo chef, della brigata del maestro Cracco, è Gabriele Faggionato che garantisce una qualità di tutto rispetto.
Come non aspettarsi che in breve tempo la palazzina di Piazzale Accursio diventi punto di riferimento per appassionati e non solo?
Silvia GALLI