La felicità. È una chimera, è uno stato momentaneo e fugace, è una condizione a cui si arriva dopo un cammino lungo la consapevolezza di se stessi. La felicità è un bisogno verso cui tutti, nessuno escluso, tendiamo. È l’amore di chi si ama, è la soddisfazione sul lavoro, è la famiglia, è circondarsi di persone a cui vogliamo bene. Se provate a chiedere ad una persona qualsiasi che cosa sia per lui la felicità, riceverete tante risposte diverse quanto saranno le persone che avete interpellato.
“L’acqua quando hai sete, il letto quando hai sonno“, direbbe Francesco Piccolo, che ai Momenti di trascurabile felicità ha dedicato un intero libro di straordinario successo, cercando di comunicare con la forza della semplicità quanto la felicità possa stare nelle cose più piccole, come trovare in saldo quel paio di scarpe che desideravamo tanto. Come entrare nei vecchi jeans che non volevano saperne più di abbottonarsi. Come una giornata di cielo azzurro in inverno, dopo una settimana di pioggia. Come le primule colorate a primavera. Come mangiare la prima ciliegia di stagione o essere sorpresi da un abbraccio.
E da quando in qua, citando ancora Piccolo, la felicità è trascurabile? Eppure, pensateci, noi lo facciamo. La trascuriamo. Non le prestiamo caso, ci ostiniamo ad andare alla ricerca di qualcosa di grande, anzi di grandissimo. per questo non la troviamo, per questo la perdiamo, per questo non riusciamo a godercela, per questo viviamo in un perenne stato di insoddisfazione che ci porta ad essere infelici. Così per non perderla di vista, per focalizzarci sull’obiettivo, Mo Seetubtim ha pensato a The Happiness Planner, un’agenda motivazionale creata per ritrovare la felicità attraverso l’esercizio del pensiero positivo, dell’introspezione, della gratitudine e della mindfulness.
Dopo il grande successo negli Stati Uniti e in Inghilterra, The Happiness Planner è disponibile anche in Italia, nella versione 100-Day. Si tratta di un percorso di crescita personale in cento giorni, senza data, consigliata a coloro che utilizzano il Planner per la prima volta, ma anche a chi non ha tempo di compilarlo tutti i giorni, oppure a coloro che vogliono raggiungere un preciso obiettivo in cento giorni. The Happiness Planner è strutturato in due parti: nella prima ci sono domande volte a far riflettere sul propria condizione personale e professionale. Nella seconda parte, invece, si mettono in pratica le risposte date nella prima parte.
“Il mio desiderio è quello di ispirare le persone affinché abbiano uno scopo ben preciso, che siano mosse dalla passione e che riescano a trovare dentro di sé la felicità”, ha dichiarato Mo Seetubtim, fondatrice di The Happiness Planner, di origine tailandese, che ha avuto l’idea quando in piena adolescenza, si è ritrovata ad avere difficoltà a sviluppare la propria femminilità e ad affermarsi come donna indipendente per via del rapporto difficile con sua madre. La Seetubtim è convinta del fatto che cambiare il proprio atteggiamento non sia semplice, ma determinazione, apertura mentale e forza di volontà siano le chiavi di Volta di un cambiamento profondo, attuabile con il tempo, prendendo nota dei cambiamenti, progettando consapevolmente la propria felicità.
Utilizzabile tranquillamente come una normale agenda personale, dove inserire appuntamenti, cose da fare, cene, aperitivi e corsi della palestra, The Happiness Planner è disponibile anche in formato digitale, scaricabile su iOS e presto anche su Android.
Pinella PETRONIO