Un nuovo inizio. Un incontro a primavera. Il primo raggio di sole. Un profumo leggero e sensuale. Una possibilità. Quella che rende possibile trasformare un agrume piccolo e amaro in una fragranza poetica di grande impatto, realizzata tramite l’utilizzo dei rarissimi fiori di chinotto savonese. Marco Abaton, fondatore dell’omonima azienda, a questo agrume ha dedicato una vita, studiandolo, amandolo e cercando di ricavarne quanto di meglio e prezioso era possibile. L’abbiamo incontrato in occasione del lancio di Fior di Chinotto, nuova fragranza firmata Abaton, e ci ha raccontato, con straordinaria passione e dedizione per il suo lavoro, come nasce il brand, le meraviglie del nuovo profumo e come il chinotto è arrivato nella bella cittadina ligure.

Come nasce il vostro brand?
La nostra azienda è nata dalla profonda passione per la profumeria artistica, abbiamo concentrato le nostre risorse creative nella realizzazione e distribuzione di una linea di prodotti d’eccellenza Made in Italy.

Il chinotto è un’eccellenza della vostra terra. Come è arrivato a Savona e che uso se ne faceva? 
Savona è la città del Chinotto… Scoperto ed importato da un navigatore savonese nel 1500 dalla Cina, perché era considerato un amuleto che teneva lontane le malattie dalle navi. Infatti grazie ai suoi effetti benefici veniva fatto mangiare ai marinai come antiscorbuto e come energizzante, perché dava forza e vigore. Il Chinotto trova una piccola terrà costiera impervia, schiva ma altrettanto generosa, la sua dimora ideale, qui si trasforma, con il lento corso dei secoli, grazie al microclima e rinasce con caratteristiche uniche, molto preziose. Le stesse piante trasportate in altre zone non presentano le stesse caratteristiche. I test genetici che abbiamo effettuato riportano differenze qualitative importanti tra il chinotto di Savona, notevolmente più pregiato ed il chinotto mirtifoglia che si trova al sud Italia.

Quali sono le sue caratteristiche e i suoi pregi rispetto ad altri agrumi di uso più comune?
Il piccolo anatroccolo degli agrumi, una pianta molto delicata che cresce lentamente, teme le gelate, produce ciclicamente, i fiori bianchi profumatissimi, crescono a grappolo sui rami e diventano piccoli frutti che si raccolgono verdi a settembre ed arancioni a dicembre. Si consuma prevalentemente trasformato ed ha rischiato quasi l’estinzione… Ma al tempo stesso è un prodotto unico e tante sono le proprietà del chinotto: il fiore è un anti insonnia, il frutto oltre ad essere digestivo é ricchissimo di vitamina C, a livello cosmetico è un ottimo antiossidante, grazie all’alto contenuto di esperidina che è uno stimolatore di collagene ed al contenuto di sinefrina, una molecola utilizzata negli integratori alimentari come dimagrante.

A quali altri usi può essere destinato questo piccolo agrume, di per sé molto amaro?
Se è vero che il chinotto è troppo amaro al naturale, è altrettanto vero che, sapientemente trasformato, dà vita ad indimenticabili delizie, conosciute in tutto il mondo: dalla bibita, icona intramontabile degli anni ’40 e ’50, ai canditi, dalle confetture ai dolci, birre artigianali e liquori, fino al piacere inebriante dei suoi profumi e cosmetici… tre personalità olfattive diverse ed uniche, a seconda delle varie fasi di maturazione, tre proprietà differenti che unite ad Aloe e Olio di oliva potenziano i benefici cicatrizzanti e lenitivi, nei cosmetici biologici a base di chinotto. Il chinotto è un’eccellenza in continua evoluzione, l’associazione dei produttori del chinotto “Il chinotto nella rete”, ha scoperto nuovi e coinvolgenti utilizzi del chinotto, come il Te, le caramelle, lo sciroppo ed il sale con il Chinotto. Viene anche utilizzato dai migliori chef, come ingrediente speciale in piatti unici sia dolci che salati.

(Nella foto, Marco Abaton, fondatore dell’omonima azienda)

Savona ne è fiera e orgogliosa…
È considerato l’ambasciatore delle eccellenze del territorio, perché raccontando la sua storia si racconta la storia di Savona dal 1500 ad oggi, mettendo in luce tutte le sue bellezze anche dal punto di vista artistico e culturale… Infatti, il chinotto veniva servito nei celebri set realizzati dai vetrai di altare e ceramisti di Albissola. Oggi è un vero fenomeno cult, protetto e coccolato come una star, riscuote nuovamente grande entusiasmo ed interesse, sia dal pubblico più giovane che dal pubblico più maturo, tanto che sono nati diversi fan club del chinotto, su iniziativa di appassionati estimatori che si riconoscono nel suo stile vintage, originale, autentico ed orgogliosamente italiano.

Se doveste sintetizzare in tre aggettivi Fior di Chinotto, quali scegliereste?
Delicato, affascinante ed al tempo stesso coraggioso.

E se invece Fior di Chinotto fosse una città, quale sarebbe e perché?
Beh la sua origine non può che dimenticare Savona ed il meraviglioso paesaggio Ligure, le coste scoscese che scendono a picco sul mare la Liguria….ma al tempo stesso si può definire cosmopolita… la sensualità e fierezza parigina con un tocco di eleganza milanese (dove tra l’altro è nata la famosa bibita).

Quali sono le caratteristiche della donna che sceglie Fior di Chinotto?
Fior di Chinotto è un omaggio alle donne che sanno inseguire i loro sogni, verso delicate evasioni che chiamano a nuovi inizi. Sospese tra terra e mare guardano sempre un po’ più in alto: verso il cielo. Sensuale, femminile, elegante e determinata.

Rispetto alle fragranze Abaton che lo hanno preceduto, quali sono i punti di forza di Fior di Chinotto?
Il Fiore di Chinotto assomiglia visivamente al neroli e al fiore d’arancio, ma il suo profumo è unico come pervaso da un sentore di gelsomino e tuberosa. Per questo abbiamo deciso di enfatizzare questo carattere unico, un fiore che si è fatto attendere e sospirare, per ben 4 anni abbiamo raccolto i fiori (ancora troppo rari e preziosi) per trasformarli in gocce di essenza. Finalmente, quest’anno siamo riusciti ad ottenere il quantitativo necessario per una produzione a tiratura limitata. La sua persistenza ed originalità ci hanno entusiasmato ricompensandoci per tanta fatica.

 

Pinella PETRONIO