Cibo sano, vita all’aria aperta, no stress e tanto tempo per la lettura e per coltivare degli hobby. La ‘vita sana’ o l‘healthy life come la chiamano gli anglofoni può racchiudere mille sfumature. Dipende dalle esigenze delle persone, dai loro gusti e dalle loro necessità. C’è qualcosa che ci accomuna tutti? Una caratteristica che è universalmente riconosciuta come sana e apprezzabile?
L’osservatorio QVC si è interrogato proprio su questo argomento. Attraverso una ricerca di mercato eseguita sui comportamenti dei consumatori, analizzando l’andamento dei principali mercati dei beni di consumo e il commercio a distanza. QVC, lo conosciamo, è una piattaforma multimediale che unisce TV, digital, mobile e social media e che vende tantissimi prodotti raggiungendo oltre 370 milioni di abitazioni nel mondo con oltre 13 milioni di clienti.
La ricerca si è basata su un campione di donne residenti in Italia che sono abituate ad utilizzare internet almeno una volta alla settimana. Per il 47% delle italiane la percezione del benessere è strettamente connessa allo svolgimento regolare di un’attività fisica.
Per il 32% significa prendersi cura di sé, così da recuperare uno stile di vita equilibrato e privo di stress, senza dovere necessariamente dedicarsi allo sport.
Il restante 21% invece associa il benessere all’alimentazione sana, intesa sia come consumo di alimenti salutari, tra cui frutta, verdura e pesce, ma anche come ricerca di cibi genuini, biologici, buoni.
La parola benessere poi ha una connotazione diversa anche in base all’età. Fra i 18 e i 34 anni le componenti bellezza, relazione e divertimento hanno un peso maggiore, fra i 35 e i 54 invece le donne si focalizzano soprattutto sul mantenimento della forma fisica. Oltre questa fascia di età ‘stare bene’ significa avere una buona salute e viene anche associato ad un ritorno alla natura, un giusto equilibrio psicofisico.
La maggior parte delle donne (77,2%) dichiara di porre attenzione alla dieta, il 64,5% di dormire con regolarità, il 63,7% di evitare o limitare il consumo di fumo e alcol, così come di ridurre le situazioni stressanti. Coloro che però hanno effettivamente adottato con convinzione i comportamenti healthy sono solo l’11.9%: un gruppo composto da donne di età compresa tra i 35 e 44 anni, con un titolo di studio e una capacità di spesa elevata, residenti nei centri di medio-piccole dimensioni o nei grandi centri urbani.
All’opposto troviamo le “indifferenti”, con una quota del 15,1%, per le quali la vita salutare non rappresenta un tema rilevante: si tratta di giovani donne con istruzione e reddito bassi. La maggior parte della popolazione però si divide fra chi ha fatto proprie alcune regole base dell’healthy living, ma senza troppa convinzione (33,8%), e le “attente” (39,8%) che conducono uno stile di vita sano, adottando qualche accortezza in più della media: queste ultime aumentano con l’avanzare dell’età.
La ricerca rivela anche un’evoluzione progressiva dei comportamenti della popolazione, forse è il dato più rilevante perché in effetti, solo dieci anni fa, l’attenzione a uno stile di vita salutare era decisamente scarsa. Oggi invece si è più attenti a questo aspetto della vita. La fascia di età fra i 45 e 54 anni rappresenta, in maniera quasi omogenea, l’età in cui le donne tendono a modificare le proprie abitudini, a favore del benessere.
Ogni fascia d’età è rappresentata da specifici comportamenti salutari: chi acquista integratori vitaminici si concentra nella fascia fra i 45 e i 64 anni; l’attenzione alla sostenibilità, invece, è tipica delle trentenni, così come ogni area geografica è definita da abitudini specifiche. Nelle regioni del centro-nord si fa più attenzione all’alimentazione e all’attività fisica, si limita l’uso di tabacco e alcolici, si frequentano più spesso i centri benessere. Nelle aree del Sud e nelle isole c’è una tendenza diffusa a evitare situazioni stressanti. La necessità di condurre una vita a contatto con la natura diventa preponderante nelle zone del nord est.
Infine, la ricerca indaga i comportamenti d’acquisto di prodotti healthy. L’alimentazione sana, che include anche l’acquisto di prodotti bio, rappresenta il settore più ampio con una quota di mercato del 77,2%. La fascia di età 35-54 anni è in ogni caso più incline al consumo di prodotti sani ed è disposta a spendere cifre più considerevoli. Nel dettaglio, si nota, però, che la cosmetica bio è quasi esclusivamente appannaggio delle più giovani.
Cos’è il benessere quindi? Come spesso capita non c’è una risposta uguale per tutti ma ci sono tantissime sfaccettature per viverlo al meglio, ognuno a proprio modo.
MaZ
Photocredit: zistboon.com