L’uomo è un animale fatto per vivere in comunità: un’affermazione vera, ma con alcune dovute eccezioni perché sì, è vero che la norma è questa, ma ci sono persone che preferiscono la solitudine.
Quando una persona preferisce la compagnia di poche persone, selezionate, è definito solitario, ma è un errore, grossolano, tra l’altro, vediamo perché.
La realtà è che queste persone non si sentono sole, mai, stanno molto bene in in compagna di se stesse e questo le appaga. Questo fa sì che nella scelta delle amicizie siano molto severi, non accettino tutti e selezionino con altissimi standard.
Mettono, per così dire dei paletti: stanno talmente bene in compagnia di loro stessi, tanto da preferire una accurata solitudine al posto di circondarsi di persone troppo lontane dal loro modo di vedere la vita o di viverla. Naturalmente hanno un grande rispetto degli spazi altrui, quasi un pudore, ma si aspettano lo stesso rispetto- spesso in vano- nei loro confronti.
Non avendo bisogno di essere sempre al centro dell’attenzione, sono per così dire, a basso mantenimento e, soprattutto, sono molto fedeli. Non hanno bisogno dell’approvazione altrui. La fedeltà si declina in tutte le sfere della loro vita, quindi sia in ambito lavorativo che familiare e, ovviamente, affettivo. Avendo bene in testa quello che valgono, non hanno bisogno di un’approvazione esterna per essere appagati. Sono forse un po’ presuntuosi? Può darsi, ma spesso non lo dimostrano.
Come conseguenza della fedeltà sono anche leali, soprattutto nei confronti degli amici. Selezionano bene all’inizio, poi sono portati a difendere ogni relazione.
Hanno una mente aperta, cercano nuovi stimoli e avventure : vivere in sola compagnia di se stessi, è sicuramente molto complicato, visto dal di fuori, ma è certamente interessante. La maggior parte di noi non ne è capace, forse per questo li riteniamo coraggiosi, anche più di quello che sono. quello che per loro è naturale per noi, amanti della compagnia e della confusione, sarebbe difficilissimo.
Solitamente sono persone molto creative e dotate di un “cervello emotivo”: spesso si rendono conto delle situazioni di difficoltà – di un amico o di un conoscente- prima degli altri e sono pronti a dare un aiuto.
Spesso li definiscono più intelligenti, ma come sempre, è difficile catalogare, etichettare le persone in base a una semplice caratteristica, a volte li chiamiamo cuori solitari, ma forse é giusto dire che sono semplicemente menti più riflessive.
Silvia GALLI