Lo scorso anno la battaglia è stata a colpi di fenicotteri rosa, anzi, flamingo, per dirla all’americana, quest’anno oltre ai fenicotteri che, diciamo la verità hanno subito il contraccolpo dell’inverno, le spiagge si sono popolate di altri strani soggetti/oggetti indispensabili.
Qualche esempio? Unicorni venduti al metro quadro sui quali è possibile soggiornare per brevi soggiorni e per i quali l’IMU è prevista con aliquota agevolata. Patatine fritte in cartoccio, torte di frutta, fette di anguria e cespi d’ananas fanno bella mostra sui litorali, per non parlare di coccodrilli squali ed aragoste.
Ma se il mondo del gonfiabili scatena la fantasia dei più piccoli, ma non solo, ci sono parecchi giochi da spiaggia , durante le vacanze, sono irrinunciabili i classicissimi di ogni età.
Il gioco del ruba bandiera , famoso già negli anni 60 e raccontato dai Vanzina nel film cult Sapore di Mare. Il tapis roulant: i giocatori di ogni squadra tra 5 e 10 si sdraiano sulla sabbia uno accanto all’altro, a pancia in su, con le braccia distese ai lati e i gomiti e i palmi delle mani appoggiati a terra. Il conduttore posa un palloncino sulla pancia del primo giocatore di ogni squadra. Al via, i palloncini devono essere fatti rotolare da un giocatore all’altro senza alzare né le mani né i gomiti da terra (pena il ritorno del palloncino al punto di partenza). Vince la squadra che riesce per prima a far rotolare il palloncino oltre l’ultimo dei suoi giocatori.
Il gioco dei racchettoni, non deve essere raccontato, così come il beach volley o la pista delle biglie sulla sabbia, sono intramontabili evergreen e non sarebbe estate se non vi si giocasse almeno una volta.
Ma che dire di parole crociate e sudoku? Possiamo forse affermare che non li acquistiamo, almeno una volta, durante la stagione, e non proviamo, con l’aiuto di amici e parenti nel migliore dei casi, e Google nel peggiore, a risolvere il difficilissimo“Bartezzaghi”?
Silvia GALLI