Dopo un marzo glorioso, fatto di primi caldi che invogliavano a stare all’aria aperta, Aprile ci ha costretti ad un pitstop tra piogge e temperature basse, con un’incursione nell’inverno che sembrava finalmente essere giunto al termine. Poco male, però perché i libri da leggere ad aprile sono molti, e quando si sta più in casa, a meno che non si venga presi dal loop delle serie Tv su netflix, la voglia di immergersi in un romanzo è sempre fortissima.

Tra i libri da leggere ad aprile ci saranno storie in cui ci si impegna nell’esercizio quotidiano di apprezzare quello che si ha, sempre alla ricerca della felicità, eliminando tutto ciò che rende infelici. Ci saranno storie di empatia e di ironia in un mondo affollato da finti sorrisi. Ci saranno storie di . E poi ancora, tra i libri da leggere ad aprile, ci saranno storie di ricordi che tornano e di cui ci si vuole finalmente liberare per vivere una catarsi definitiva. E poi, tra i libri da leggere ad aprile, ci saranno storie di sesso e magia.

Noi ve ne consigliamo quattro, usciti da pochissimo in libreria o in breve attesa di essere pubblicati.

Libri da leggere ad aprile 2019

1. CLAUDIA VENUTI, IO TI VOGLIO FELICE (NEW BOOK, PP. 144, EURO 15,00). In uscita il 15 aprile. Mia ha imparato a cogliere il lato positivo di ogni cosa e fa i conti con un elenco di delusioni più o meno costruttive in lotta con un elenco di infiniti motivi per essere felice. Insegue il sogno di diventare la scrittrice preferita di qualcuno e dimostra di avere il coraggio di non abbandonare quel sogno, solo perché sarebbe più semplice rinchiuderlo nello stesso cassetto dal quale tenta di tirarlo fuori. Ma le cose semplici non l’hanno mai fatta impazzire. A lei piace l’idea di sfidarsi e sfidare tutto ciò che apparentemente le rema contro. Ha archiviato tutti gli incontri sbagliati, ma non ha archiviato se stessa. I colpi di scena esistono? Forse sì. Il bello si riduce a saperli aspettare. Le coincidenze da prendere, che siano quelle tra mezzi di trasporto o tra persone, non arrivano quasi mai in anticipo. O sono puntuali, o arrivano in ritardo. Alcune possiamo perderle e altre attenderle un po’, ma qualcosa arriva sempre. Ecco cosa si ripete Mia nei momenti di sconforto: “E così che deve andare, arriverà di meglio”.

2. STEFANIA COCO SCALISI, LA DEMOCRAZIA DELLA FELICITÀ (SCATOLE PARLANTI, PP. 134, EURO 14,00). Tra i libri da leggere ad aprile, anche l’opera prima di Stefania Coco Scalisi. Nina è una donna che ha saputo sfruttare il proprio dono, ovvero riuscire a ottenere spontaneamente le confidenze degli altri, diventando una psicologa di indiscusso talento. Il suo è un lavoro importante e delicato, soprattutto da quando il Partito del Sorriso ha instaurato la Democrazia della Felicità e nel Paese i sentimenti negativi e la mancanza di trasparenza sono stati messi al bando. Nel romanzo si ripercorre la carriera professionale di Nina, alle prese con personaggi noti e meno noti ai suoi concittadini.Spiccano casi scabrosi, come quello di un’amatissima attrice accusata di tentato infanticidio, ed episodi di massimo riserbo, che riguardano alte sfere di quel clero che ha visto di buon occhio l’ascesa del nuovo corso politico. Sullo sfondo, l’avvento di una società dispotica che fa della felicità il suo vessillo per eliminare il dissenso anche solo potenziale. Così, con ironia sottile, il romanzo racconta la cancellazione dell’individuo e il rompersi dei legami sociali e comunitari in un mondo anestetizzato dai troppi finti sorrisi.

3. MICHELE SERRA, LE COSE CHE BRUCIANO (FELTRINELLI, PP. 171, EURO 15,00). Furibondo per la bocciatura di un suo brillante progetto di legge, Attilio abbandona la carriera politica e si ritira in montagna, tra boschi e trattori. Condivide le sue giornate con la piccola comunità agreste che lo circonda: la vita all’aperto è la sua guarigione. Ma i ricordi incombono. Hanno la forma immateriale dei rapporti personali irrisolti, delle parole sprecate in televisione, delle occasioni perdute quando viveva in società. E hanno l’ingombro fisico degli oggetti che il passato ha accumulato attorno a lui. Casse e casse di libri, lettere, fotografie, documenti, mobili tarlati, cianfrusaglie. Il canapè di zia Vanda, liso e minaccioso, è il condottiero indiscusso di quello che Attilio considera un esercito invasore. Vorrebbe liberarsi di quelle cataste e comincia a progettare roghi, per ridurre in cenere il lascito delle vite altrui. Sogna leggerezza, un cammino più spedito, più libero, sollevato dal ricatto della memoria. Fatalmente, brucerà quello che non avrebbe dovuto bruciare, in un finale di partita segnato dal classico colpo di scena e dominato dalla presenza delle donne: una moglie sempre in viaggio, la sorella femme fatale, la vicina di casa bulgara. Attraverso l’eroe attaccabrighe e insofferente del romanzo, Michele Serra guarda allo spirito dei tempi facendone emergere la rabbia, l’inconcludenza, la comica mediocrità. Ma anche le piccole illuminazioni che salvano la vita.

4. GUIDO CATALANO, TU CHE NON SEI ROMANTICA (RIZZOLI, PP. 413, EURO 18,50). Giacomo Canicossa, poeta professionista vivente, di donne ne ha già perse due: Agata, che tre anni fa è partita per le Lontane Americhe, e Anna, che se n’è andata da dieci giorni e gli ha lasciato soltanto una pianta di ficus. Certo, il lavoro va bene: ha un contratto con una Grande Casa Editrice, una editor pazza che lo chiama giorno e notte e un romanzo segreto ad alto tasso di romanticismo con cui spera di vincere il Premio Strega. Ma che senso ha il successo quando manca l’amore? La solitudine è tale che Giacomo inizia a soffrire di allucinazioni: nel suo salotto è comparso un bambino in pigiama, con grandi occhiali e una strana passione per la chimica, che si nutre solo di pizza e Nesquik. Insomma, c’è di che preoccuparsi. Ma Giacomo sa che per tutti i problemi c’è una soluzione infallibile: la fuga. Così scappa a Roma, sedotto dal mondo dorato del cinema, e cerca di dimenticare Anna avventurandosi negli abissi di Tinder… Dopo il successo di “D’amore si muore ma io no”, Guido Catalano torna al romanzo con una storia piena di baci, di poesia, di gatti, di sguardi, ma anche di guerra e di paura, di sesso e di magia. E amore, ovviamente: di amore ce n’è così tanto che perfino tu – proprio tu, tu che non sei romantica – non riuscirai più a farne a meno. Altrimenti, che razza di storia sarebbe?

 

P.P. (Fonti Mondadori, Ibis)