E’ sempre più frequente che nei matrimoni ci siano figlia di precedenti relazioni o anche degli stessi sposi che hanno deciso di convolare dopo il lieto evento.
Ecco perché è importante che i bambini non vengano dimenticati e abbiano ruoli, se non da protagonisti, almeno da comprimari nel giorno del sì.
Come fare? E’ bene ricordare che si tratta di bambini, quindi non è il caso di farli lavorare come fossero attori consumati e anche che, a volte poco prima del momento capita che decidano di non fare quello per cui mille volte avevano provato.
Sono bambini, come tali, imprevedibili.
Una wedding planner ha raccontato di aver preparato una seduta di pittura ad acquerello prima del grande giorno con la possibilità di utilizzare solo la tavolozza dei colori del matrimonio. Una volta asciugate, le opere d’arte venivano utilizzate come segnaposto o tableau mariage.
Proprio sui colori e sulla loro armonizzazione i bambini sanno dare opinioni originali e spesso di gran buon gusto. Interpellarli nella scelta e nell’abbinamento dei colori e delle tonalità potrebbe essere un buon modo per renderli partecipi all’organizzazione.
Non abbiamo mai incontrato un bambino che non ami la torta. Ottenere la loro opinione sui sapori preferiti della torta è un ottimo modo per porre loro domande sul matrimonio senza farlo diventare un compito schiacciante.
Se si immagina di avere un tavolo o un‘area speciale per i più piccoli , è utile ottenere il loro contributo su quali giocattoli e giochi vorrebbero avere al matrimonio. Chiedere ai più vicini quale sia il loro gioco preferito o il loro eroe e dare il via a una sorta di tema potrebbe risultare vincente.
Non dimentichiamo, poi, il ruolo di flower girl e portatori di anelli: non esiste nulla di più dolce che vedere le bambine che aprono il corteo di damigelle o i maschietti che annunciano l’arrivo della sposa.
Silvia GALLI