Che il cappello si indossi soltanto per le cerimonie che vengono celebrate prima di mezzogiorno lo sappiamo tutti, anche se, soprattutto in estate, a questa regola spesso di deroga.
Per le cerimonie autunnali o invernali e per le serate, invece che cosa si può scegliere in alternativa alla più classica delle acconciature raccolte?
Semplice il fascinator o l’hatinator! Non sapete di cosa stiamo parlando? Non temete, ve lo spieghiamo noi.
Il fascinator letteralmente è una decorazione per il capo, solitamente di piccola grandezza che viene abitualmente indossato dalle signore agli eventi formali.
Ce ne sono di diverso tipo.
Il fascinator a fermaglio è fissato con una molletta questo fascinator pone l’accento su una capigliatura fantasiosa. Dà il proprio meglio se fissato a fianco di uno chignon o alla base di una treccia.
Un fascinator a cerchietto si attacca ad un sottile cerchietto attorno alla testa; piume, fiori o altri materiali di solito stanno a metà fra l’orecchio e la cima della testa da una o da entrambe le parti.
Un fascinator a pettine si fa scorrere tra i capelli con un pettine di metallo o plastica. Il pettine si incastra sotto i capelli in modo che non sia visibile.
Per capigliature elaborate o acconciature è meglio scegliere un fascinator a pettine o a fermaglio, mentre per tenere i capelli sciolti l’ideale è il fascinator a cerchietto.
Per essere proprio precisi si parla di hatinator quando il fascinator è decorato con un vero e proprio cappellino. La duchessa di Cambridge per gli hatinator ha una vera e propria passione sfrenata.
Questi copricapo, in ogni caso, come detto, sono adeguati a qualsiasi ora del giorno e della sera, purché l’abbigliamento al di sotto del fascinator sia adeguato. Non si indossa certamente con i jeans, ma nemmeno tanto con i pantaloni a dirla tutta, meglio un abito da cerimonia impalpabile quanto svolazzante.
Per le spose è perfetto, soprattutto se ha anche una veletta a coprire gli occhi, ma è bellissimo addosso alle damigelle ed anche alle ospiti, di ogni età, o quasi.
Certo non tutte possono permettersi quello di Sarah Jessica Parker o di Dita Von Teese, ma osare, talvolta può fare la differenza, a patto, però, di non esagerare.
Silvia GALLI