“Sai qual è il problema
Che poi non è un problema
Che quando io sto bene non c’è niente che io tema
E so per esperienza qui la rappo e qui lo scrivo
Com’è difficile fermarsi e dire “preservativo” (Lorenzo Cherubini- Jovanotti)

Questo rap lo sappiamo tutti, tutti almeno una volta l’abbiamo canticchiato e, comunque ci abbiamo riflettuto su. Domenica si celebra la giornata mondiale contro l’AIDSe noi, anche quest’anno vogliamo ricordarla e celebrarla degnamente.

Nel 2018 le nuove infezioni da Hiv in Italia sono state 2.847, con una riduzione dei casi in tutte le regioni dopo il picco di incidenza nel 2017 tra i giovani sotto i 25 anni. I nuovi casi di Aids sempre nel 2018 sono invece stati 661, in lieve diminuzione.

Aumentano  invece, le città italiane che aderiscono al progetto ‘Fats track cities’, con l’obiettivo di azzerare le nuove infezioni entro il 2030. L’obiettivo della Giornata è sensibilizzare la popolazione sulla patologia e promuovere comportamenti che riducano il rischio di trasmissione del virus, come quello di sottoporsi periodicamente al test per l’HIV.

Ogni anno la Giornata Mondiale per la lotta contro l’Aids ha un tema preciso, una frase-chiave che unisce tutti i Paesi. La campagna di comunicazione 2019 si avvale della preziosa collaborazione di quattro testimonial d’eccezione: gli attori Stefano FresiFrancesco MontanariDario Vergassola e la youtuber Sofia Viscardi.

Gli obiettivi di questa campagna sono responsabilizzare i singoli individui nei confronti della salute propria e degli altri, sensibilizzare verso la lotta allo stigma e promuovere il ricorso al test dell’Hiv anche tra i ragazzi più giovani. La campagna è partita già  durante la  scorsa estate, con la diffusione di tre spot televisivi e di alcune pillole web realizzate dai testimonial, che si possono trovare e condividere su tutti i canali social con l’hashtag #HIVriguardatutti. 

Quella della lotta all’AIDS  è  stata la prima giornata mondiale della salute ed è divenuta una delle principali ricorrenze e un’opportunità fondamentale per sensibilizzare sul problema, esprimere solidarietà  alle persone affette da questa sindrome e commemorare coloro che hanno perso la vita, circa 35 milioni di persone,  anche a causa di malattie correlate.

Io nel mio piccolino qui la rappo e qui la scrivo
Quando non conosco a fondo metto su il preservativo

Silvia GALLI