La tradizione vuole che alla fine di ogni cerimonia nuziale, che sia religiosa o civile si festeggi la coppia con il lancio del riso. Oggi, però, oltre al riso, ci sono molti modi alternativi per farlo. E alcuni sono davvero originali!
Perché variare rispetto al riso? In alcuni casi, perché è la chiesa o il comune a richiederlo, in altri per sorprendere gli invitati con qualcosa di diverso da solito, ma che comunque mantenga la tradizione.
L’alternativa più amata al classico lancio del riso è sicuramente quella dei coriandoli. In più, ora sul mercato ne esistono tantissime varianti diverse, specialmente nella versione biodegradabile. Vengono realizzati a partire da mais, ma anche da fiori secchi, e sono venduti in scatoline di carta, conetti oppure bustine in organza.
Il bello delle bolle di sapone è che sono perfette in quei casi in cui la location del rito vieta espressamente il riso. In più, i piccoli flaconcini sono un gadget perfetto anche per i bambini.
Dagli Stati Uniti arriva una tendenza bellissima, ovvero quella del lancio degli aeroplani di carta. Si possono realizzare in casa oppure, ancora meglio, consegnare un foglio e le istruzioni agli invitati prima della cerimonia. Amici e familiari potranno scrivere il loro messaggio e lanciarvelo dopo il sì grazie all’aeroplanino.
Un altro grande classico, come alternativa al lancio del riso, sono i petali di rosa. Quasi tutti i fioristi li propongono e fanno sempre una grande scena. Presentateli in un elegante conetto di carta, da lasciare a disposizione in un cesto appena fuori dalla location del rito.
Al posto dei petali di rosa, negli ultimi tempi si è diffusa la moda del lancio di boccioli di lavanda. Sono profumatissimi e belli da vedere, soprattutto mentre vengono lanciati.
Se le nozze vengono celebrate in un luogo in campagna, magari in autunno o inverno, lanciate dei semini per uccellini. Così non solo festeggerete il vostro sì, ma lascerete un regalo per passerotti e pettirossi. Lo sconsigliamo però in città, per evitare l’assalto dei piccioni…
Che cosa ne pensate?
Silvia GALLI