Lei è un’amica della nostra rivista, di lei abbiamo scritto quando non era praticamente conosciuta perché si autopubblicava, abbiamo scritto di lei quando è stata la star del Salone del Libro di Torino, come possiamo non scriverne ora che ha deciso di mettersi in gioco personalmente nella battaglia al Covid 19?
Felicia Kingsley non si è fatta fermare dal lockdown, anzi ha preso carta e penna, o meglio si è sgranchita le dita e le ha gettate sulla tastiera. Esce oggi in formato digitale, infatti, la sua novella nata in quarantena per cui l’autrice ha deciso di devolvere i proventi all’Ospedale di Modena, la sua città natale. Appuntamento in terrazzo.
Per saperne di più, come sempre, abbiamo chiesto a lei
Come nasce l’idea della novella e come in Newton & Compton ti hanno supportato in questa cosa?
Abbiamo riflettuto su come potessi contribuire ad alleggerire il momento cupo, quindi intrattenere e divertire per qualche ora, e al contempo dare un aiuto per sostenere la lotta al Covid-19 in maniera concreta, così siamo arrivati all’idea della novella eBook, della quale devolverò i miei proventi al Policlinico di Modena, reparto pneumologia.
Che cosa ti auguri succeda con i proventi del tuo racconto?
Li devolverò al reparto di pneumologia del Policlinico di Modena e spero servano per comprare materiale sanitario di prima utilità, purtroppo carente in molte strutture.
La letteratura rosa ironica, divertente e scanzonata che scrivi tu è in questo momento forse la più sana forma di evasione. E’ stato dimostrato che, soprattutto all’inizio del lockdown, anche i lettori più incalliti non leggevano, come te lo spieghi?
In questo momento siamo bombardati di informazioni, perlopiù negative, più l’aggiungersi della complicazione della vita quotidiana (vedi anche solo coordinare smartworking con le lezioni a distanza dei figli, che non è facilissimo) si è generato uno stato mentale per cui concentrarsi su qualcosa è molto difficile. Ho sentito molte persone iniziare le frasi con “Non ho la testa per…”. Invece hanno avuto più successo le attività manuali, tipo la cucina, proprio perché permette al cervello di staccare e dedicarsi solo all’esecuzione di ordini come “Amalgamare 200 grammi di farina e 150 ml di acqua”. Il contesto circostante ha molta influenza sulla nostra capacità di concentrarci.
E Tu, invece come stai vivendo la quarantena?
Mi tengo impegnata, e per non cadere in quel tunnel in cui ti svegli e non sai più se è lunedì o mercoledì, cerco di fare qualcosa di diverso ogni giorno – anche una piccola cosa – così da orientarmi e non perdere la concezione del tempo.
Quando il prossimo libro? E si può già sapere qualcosa dei protagonisti? L’anno scorso sei stata una delle regine del Salone di Torino, quest’anno era previsto un altro lancio per l’occasione?
Il nuovo romanzo è in attesa, come tutti noi, di capire quando tutte le attività ripartiranno (librai, ma anche tipografi, fornitori, rilegatori, distributori e tutta la filiera). I protagonisti stavolta saranno due… ladri, che si sposteranno in diverse città europee alla ricerca di un oggetto misterioso (non spoilero di cosa si tratta), tra i quali l’attrazione si fa sempre più irresistibile.
Il Salone è stato rimandato a data da destinarsi prima ancora che potessimo parlare di eventi, firmacopie o altri incontri. Se sarà fissata una nuova data, vedremo se ci sarà l’opportunità di fare qualcosa.
Che letture consigli sul tuo stile oltre ad Anna Premoli e perché?
Mi sento di consigliare di cuore la serie “Nei panni di Valeria” di Elisabet Benavent (sono quattro romanzi) perchè richiama le atmosfere di Sex & The City. Qui seguiamo le vicende di quattro amiche a Madrid. Netflix trasmetterà la serie tratta da questi libri da maggio, quindi… chi non li ha letti, deve recuperare alla svelta.
Silvia GALLI