LA marcia nuziale? Beh esiste qualcosa di diverso rispetto a Mendelsshon? Anche se sembra impossibile sì.
Già perché tutte le ragazze, fin da bambine, con le scarpe della mamma e una margherita in mano a mo’ di bouquet sognano di percorrere la navata vestite di bianco con la marcia nuziale in sottofondo. Tutte? Beh diciamo quasi, infatti ci sono tante coppie che chiedono alternative. Noi siamo qui per questo, come sempre per consigliare al meglio.
La marcia nuziale di Wagner è altrettanto famosa e per chi non la ricordasse le soluzioni sono due: selezionare un matrimonio a scelta di Brooke e Ridge oppure ricordarsi di quando da piccola faceva sposare Barbie con Ken. Ecco quella è la marcia di Wagner.
Di solito, per i matrimoni più formali, la marcia di Mendelssohn accompagna la sposa all’altare e quella di Wagner gli sposi all’uscita della chiesa.
Non proprio la marcia nuziale classica, ma sempre emozionante è quella di di Johann Pachelbel: “Canone in D maggiore”. Perfetta per un seguito molto lungo o se si è organizzata un’entrata da vero galateo, con i genitori, i testimoni, le damigelle e i paggetti….
Se ancora non bastassero le alternative si può pensare alle sonate in chiesa di Mozart. Sono pezzi brevi suonati in unico tema di allegretto e anch’esse sono particolarmente adatte all’entrata in chiesa della sposa.
Infine la Marcia solenne di Elgar, poco utilizzata in Italia, richiama lo stile austero dei matrimoni inglesi.
Solitamente le marce nuziali più struggenti sono accompagnate dall’organo, che se possibile è accompagnato da un suono a fiato (flauto) e uno a corda (violino).
Ma quando inizia la marcia nuziale? Semplice, quando lo decide il fotografo!
Scherzi a parte, quando la sposa fa il suo ingresso in chiesa inizia la marcia, ma è il fotografo che solitamente indica ai musicisti il momento in cui iniziare a suonare.
Silvia GALLI
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