Ripartiamo, anche quest’anno con i ritratti delle donne che hanno fatto la storia nel secolo scorso. Naturalmente non parliamo di Marie Curie o di Rita Levi Montalcini, ma di donne che grazie alla loro vita sociale o al loro lavoro hanno reso questo mondo ancora più scintillante.
Oggi parliamo di una donna che è stata l’unica ad essere inserita nelle classifiche tra le 20 persone più influenti del secolo. Esteè Lauder.
Nata Josephine Esther Mentzer a Corona, un quartiere del Queens a New York City. Ufficialmente il suo compleanno cade il 1 luglio 1908, ma secondo altri resoconti è nata due anni prima, il 1 luglio 1906.
Era la minore di 7 figli e, sebbene fosse stata battezzata Josephine preferiva farsi chiamare ocn il nomignolo Estee a cui fece in seguito aggiungere l’accento. Era molto imbarazzata della propria condizione di migrante, sua mamma era ungherese, e ambì tutta la vita ad essere considerata americana al 100%.
Mentre frequentava le scuole la ragazza aiutò molto il padre nel negozio di ferramenta e imparò tecniche di vendita al dettaglio e pakaging che utilizzò in seguito nella propria azienda.
Nel 1914, poco dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, lo zio materno di Estee, John Schotz, venne a vivere con loro. Chimico, allestì un laboratorio in una stalla vuota dietro casa loro. Denominato New Way Laboratories, produceva creme, lozioni, rossetti e profumi, utilizzando ingredienti naturali. La ragazzina, intraprendente, iniziò a vendere i prodotti ai suoi compagni di classe alla Newton High School. Per dimostrare l’efficacia dei prodotti dello zio, iniziò anche a somministrare loro trattamenti di bellezza. Ed ancora iniziò a dare nomi ai prodotti. Indubbiamente un’antesignana del marketing!
Si sposò nel 1930 ed ebbe il primo figlio nel 1933, ma non per questo smise di lavorare, anzi raddoppiò i propri sforzi per ottenere successo.
Ha ampliato il suo mercato, visitando gli ospiti negli hotel di tutta New York. Sebbene la sua clientela abbia iniziato a crescere, come ha capito in seguito, nell’instaurare la sua carriera, ha trascurato il suo matrimonio, a seguito del quale si è concluso con un divorzio nel 1939.
Poco dopo il divorzio, si trasferì a Miami, portando con sé suo figlio Leonard. Aprì il suo ufficio e iniziò a vendere i suoi prodotti a ricchi vacanzieri. Per spargere la voce, ha anche avviato una nuova campagna, “Tell a Woman”.
Nel 1942, suo figlio, Leonard, ebbe la parotite e dopo aver appreso la notizia, il suo ex marito, Joseph, andò a trovare Leonard. Lentamente, la vecchia fiamma si accese e si risposò nello stesso anno. Questa volta, Joseph lasciò il suo lavoro per unirsi a Estee nei suoi affari occupandosi di finanza e produzione.
Nel 1944 aprirono il primo negozio a New York in quello che era stato un ristorante e nella cui cucina producevano gli unici 4 prodotti che vendevano.
Il primo ordine arrivò da Saks e fu letteralmente polverizzato in due soli giorni. Il successo stava arrivando, ma il budget pubblicitario utile per un vero e proprio lancio non era sufficiente. Estee lauder iniziò prima con i campioni gratuiti e poi, e questa fu la scelta vincente, con omaggi sugli acquisti.
Nei primi anni 60 Estee Lauder si è lanciata nel comparto profumi con un successo di respiro internazionale e nel 1968 lanciò Aramis, la sua prima fragranza maschile.
Il terzo marchio lanciato, ancora oggi di successo è Clinique: una linea di cosmetici senza profumo e testati contro le allergie. Creato sotto la diretta supervisione della nuora di Estee, Evelyn Lauder.
Nel 1973, Estee Lauder si dimise dalla carica di Presidente della Società a favore del figlio Leonard, ma rimase Presidente del CdA. A quel punto, i prodotti Estee venivano venduti in 70 paesi nel mondo.
Sebbene non fosse più coinvolta nella gestione quotidiana dell’azienda, ha continuato a essere produttiva, creando altri due marchi sotto la sua diretta supervisione. Nel 1979 introduce la linea di cosmetici Prescriptives e nel 1990 Origins, il primo marchio di benessere nei grandi magazzini statunitensi.
Il 24 aprile 2004, Estee Lauder è morta per arresto cardiopolmonare nella sua casa di Manhattan.
Infine un aneddoto che meglio di altri descrive il piglio imprenditoriale di Estee Lauder.
Quando i gestori delle Galleries Lafayette di Parigi si rifiutarono di acquistare i suoi prodotti, lei ha rovesciato la sua Youth Dew “accidentalmente” sul pavimento. Mentre la fragranza si diffondeva, i clienti iniziarono a chiedere dove potevano acquistare il prodotto. Capitolato, il manager ha finalmente effettuato l’ordine.
Silvia GALLI