Di solito la terza serata è quella un po’ più noiosa, ma quest’anno, bisogna dirlo, Amadeus ha superato se stesso.
Se le prime due signore sul palco accanto a lui, abbiamo detto accanto, non un passo indietro, beninteso, hanno un po’ deluso le aspettative, la terza no.
Drusilla Foer ha infiammato l’Ariston al primo scalino sceso da quella benedetta – maledetta scala. Allure da vera diva e portamento da mannequin che ha solcato le più importanti passerelle .
In una parola elegante. Poi ha aperto la bocca e ha dimostrato che si può essere belle e ironiche nello stesso momento.Ma ricordiamoci che è un uomo eterosessuale che recita, esattamente come Hoffman in Tootsie, come Robin Williams in Mrs Doubtfire. E allora? Allora significa che per avere una donna affascinante sul palco dell’Ariston serve un uomo?
No. Assolutamente no, ma servono donne intelligenti.
Il protagonista della serata è stato il Super ospite Cesare Cremonini che ha fatto ballare tutto l’Ariston in barba al Covid durante tuttte e due le performances.
Come spesso accade le canzoni, al secondo ascolto, sono tutte più belle anche se sembra già abbastanza chiaro che i Social hanno già decretato i loro vincitori.
L’inedito duo Mahmood e Blanco sbaragliano la concorrenza con la loro modernità dolente e, scaramanzia a parte, sembrano destinati al podio. Elisa è una fuoriclasse e canta una canzone meravigliosa.
Ma siamo già sicuri che ascolteremo anche Michele Bravi, Sangiovanni, Dargen D’Amico e forse anche qualche cantante già famoso parecchie edizioni fa.
La serata è molto lunga, si esibiscono tutti gli artisti e ai super ospiti è giustamente dato largo spazio. Da Cremonini ad un Saviano didascalico e demagogico che ricorda le tremende stragi perpetrate nel 1992 dalla mafia ai danni di specchiati uomini di giustizia come i giudici Falcone e Borsellino.
articolo in aggiornamento
Silvia GALLI