In un momento in cui le manicure stanno avendo il loro massimo fulgore (finalmente) e, soprattutto in America, ogni occasione è buona per decorare le unghie in maniera originale e creativa, noi andiamo contro corrente.
No, non avete letto male, noi, alla nail art diciamo un secco e perentorio no. Soprattutto per il giorno delle nozze.
Le mani, della sposa soprattutto, ma anche dello sposo, sono protagoniste assolute della giornata. Sulle mani si incollano gli occhi degli invitati, curiosi di vedere la fede nuova di zecca o, ancora, l’anello di fidanzamento.
Quindi senza ombra di dubbio le mani degli sposi devono essere perfette. Curate, curatissime, possibilmente morbide ed idratate.
Che cosa si deve dunque fare? Come prima cosa una buona manicure professionale ce la meritiamo tutta! Magari anche una maschera e uno scrub ad hoc.
Per la sposa nasce il problema dello smalto. Urliamo, tutti insieme, a gran voce un secco No, oltre alla nail art, anche ai colori: rosso, rouge noir, nero, marrone bordeaux, vanno bene, talvolta, per le serate, per le cerimonie se si è ospiti o per andare in ufficio, non per la sposa.
E allora? Allora via libera a tutti i toni del nude, del rosa pallidissimo, del trasparente e del bianco lattiginoso (non l’effetto bianchetto, per favore!)
Sul perlato potremmo aprire una lunga disquisizione. Diciamo subito che non è un no tassativo, ma un si con riserva, molta. Ci sono signore di ogni età che amano lo smalto perlato e lo usano tutti i gironi, per qual motivo, allora dovrebbero tradirlo?
Ecco per queste signore c’è il lasciapassare, ma solo per queste. Se non lo si mette mai, non è il momento di iniziare.
Non abbiamo parlato della French manicure, perché forse non vale nemmeno la pena di parlarne, ma ci sono le affezionatissime… e a loro non possiamo dire nulla, purché naturalmente sia raffinata.
Meglio una mano curata senza smalto che una mano con lo smalto sbagliato.
Non abbiamo parlato dello smalto sbeccato perché è un’ipotesi che non vogliamo prendere in considerazione per nessun motivo, vero? Vero???
Silvia GALLI