Un matrimonio colorato ha bisogno, manco a dirlo, di colore. Ecco alcuni tips per iniziare
- Stile: scegli un abito colorato o abbina il tuo abito bianco con tacchi colorati e una collana di dichiarazione. Pensa ad accessori luminosi e divertenti come papillon e pochette per lo sposo.
- Cancelleria: scegli divertenti suite luminose con personalità. Aggiungi una spolverata di coriandoli a ogni invito per dare un assaggio di ciò che accadrà per i tuoi ospiti!
- Fiori: scegli un assortimento di fiori colorati come peonie, zinnia, garofani, tulipani, crisantemi e astri e abbinali a felci esotiche e amaranto appeso per portare il dramma. Aggiungi un tocco di personalità al tuo bouquet o boutonniere con pon pon e nastri arcobaleno.
- Decor: aggiungi tocchi di colore ovunque con vasi colorati per le tue fioriture, palloncini con fondali a nastro, stelle filanti e bandierine di carta (di cui i negozi sono inondati in questo momento) e vivaci decorazioni per la tavola.
Un matrimonio vivace sotto forma di colori vivaci e motivi audaci risalterà senza dubbio – e in senso positivo! Mentre vediamo molte tavolozze di colori tenui del matrimonio e toni tenui, un’altra tendenza è l’esatto opposto dello spettro dei colori: la tavolozza del matrimonio luminosa e colorata. Tuttavia, manipolare e coordinare una tavolozza nuziale brillante e colorata può essere complicato, quindi ecco cosa tenere a mente:
- Fai attenzione a non esagerare
- Come regola generale, attieniti a non più di 3 o 4 colori brillanti che può integrarsi con verde, bianchi, elementi naturali, nastri o toni tenui
- Gioca con i contrasti tra colori pastello e colori vivaci, o anche quelli più scuri con armonia ed eleganza.
Condividi l’atmosfera festosa con articoli di cancelleria per matrimoni freschi e luminosi. Non aver paura di usare diversi colori e varie trame.
I bouquet colorati ( per sposa e damigelle) sono una deliziosa aggiunta colorata.Lo stile dell’abito però, deve essere semplice e sobrio.
Insomma tutto può essere colorato e divertente, a patto che, però… non si esageri.
Silvia GALLI