C’è un momento nella giornata lavorativa di tutti noi che agogniamo da quando al mattino apriamo gli occhi. Un momento che ripaga di tutti gli sforzi della giornata. È il momento in cui si spegne il computer, si prende la giacca e si esce fuori a fare l’aperitivo. Piccolo piacere quotidiano, l’aperitivo è un rito che ci concediamo per segnare la fine della giornata lavorativa e l’inizio del relax. Un momento di puro piacere e leggerezza, che ci permette di staccare e ritrovare energia. Un momento così piacevole – e forse anche importante – che si merita di essere celebrato con la Giornata mondiale dell’aperitivo.

Giornata mondiale dell’aperitivo

Questo rituale tutto italiano nasce nella seconda metà del 1700 a Torino, e da lì si è spostato in tutte le città del nostro Paese, trovando in Milano, divenuta poi capitale dell’aperitivo, terreno fertile. Lanciata per la prima volta solo lo scorso anno, con la firma del Manifesto dell’Aperitivo – il primo disciplinare nato per codificare, promuovere e proteggere uno dei rituali più amati dell’italianità, condiviso dalle Istituzioni, ambassador, brand e aziende – la Giornata Mondiale dell’aperitivo ha raccolto proseliti velocemente, diventando occasione e pretesto per organizzare eventi dedicati a questo straordinario momento di convivialità, oltre che per celebrare drink iconici.

Un Festival completamente dedicato

La Giornata Mondiale dell’Aperitivo si festeggia proprio oggi 26 maggio e per l’edizione 2023 si trasforma in un festival dedicato al pubblico e ai professionisti, che, tra tasting, masterclass e intrattenimento, coinvolgerà l’intera città di Milano, città che ha trasformato l’aperitivo in un evento di culto (Leggete QUI per maggiori informazioni).

Giornata mondiale dell’aperitivo: cosa bevono gli italiani?

Ma cosa amano bere gli italiani durante l’ora dell’aperitivo? Cosa amano gustare per celebrare quello che, con buona ragione, può essere anche considerato un rituale di amicizia? Secondo un’indagine condotta da CGA by NIQ, principale società di consulenza per la misurazione, l’analisi e la ricerca nel settore On Premise, “tra i drink preferiti dai consumatori per l’aperitivo spiccano quelli realizzati con Vermouth, liquori e amari, scelti dal 47% delle persone. Un terzo degli italiani invece predilige i cocktail, ulteriore categoria chiave per i clienti”. “Anche i vini – si legge ancora – non devono essere sottovalutati, in particolare quelli frizzanti (24%), ampiamente scelti per accompagnare il pre-cena“. E voi? di che partito siete? cocktail o vino?

P.P.

(Credit ph. @aperitivofestival)