Le trasparenze sono state una tendenza molto forte delle ultime stagioni e lo saranno anche per l’autunno inverno 2023 2024. Tra i primi ad utilizzarle in maniera sapiente, riscrivendone i codici e utilizzandole in modo da esaltare la figura della donna senza mai scadere in becera volgarità, fu uno dei più grandi couturier di tutti i tempi: Yves Saint Laurent. Il primo a portare in passerella il naked dress. E proprio a questa sua abilità artistica è dedicata la retrospettiva, già inaugurata il 24 giugno e visitabile fino al 12 novembre 2023, Yves Saint Laurent Transparencies.
Yves Saint Laurent Transparencies
Ospitata da La Cité de la dentelle et de la mode di Calais, città nel nord della Francia nota anche come “città del merletto”, e co-prodotta dal Musée Yves Saint Laurent di Parigi, dove farà poi tappa l’anno prossimo, Yves Saint Laurent Transparencies racconta come lo stilista francese abbia interpretato l’idea di trasparenza nel corso della sua prolifica carriera. Il viaggio ripercorre, dunque, la storia d’amore tra Saint Laurent e le trasparenze attraverso circa sessanta abiti, provenienti dalle collezioni della Fondation Pierre Bergé-Yves Saint Laurent, accompagnati da bozzetti, accessori, fotografie e video.
Una nuova idea di femminilità
Yves Saint Laurent Transparencies intende mettere in evidenza come il couturier sia stato in grado di utilizzare chiffon, pizzo e organza, per riscrivere una nuova idea di femminilità, libera dagli stereotipi e dalle imposizioni che avevano caratterizzato i decenni precedenti, già prima che il mondo si trovasse nel pieno della rivoluzione sessuale che ha caratterizzato gli Anni ’60 e ’70. Per Saint Laurent la trasparenza non era solo ostentazione, ma anche purezza.
Yves Saint Laurent Transparencies: una mostra imperdibile
Ripercorrendo la lunga carriera del couturier francese, Yves Saint Laurent Transparencies racconta la sua poetica e il suo spirito avanguardista, che contribuirono ad affrancare la donna da un’immagine stereotipata, leziosa e piena di fronzoli, spingendole, con la sua moda, a non avere paura di osare e ostentare sensualità. Insomma, per gli amanti della moda e della storia del costume, è una mostra imperdibile.
P.P.