E’ gennaio, tempo di agende, di pianificazione, ma quale sia la migliore soluzione è difficile dirlo. In anni digitali come quelli che stiamo vivendo i professionisti usano il calendario di google, magari condiviso con il coniuge e/o i collaboratori, ma non tutti sono disposti a lasciare andare la penna e la carta, anzi ! Sono sempre di più le persone, per lo più di sesso femminile, che amano scrivere , la bella grafia ordinata, i colori e la creatività.
Ed ecco che prende il via quello che abbiamo imparato a chiamare Bullet Journaling.
Il Bullet Journaling è un metodo di organizzazione personale che utilizza un quaderno o diario per registrare e tenere traccia di attività, impegni, obiettivi, idee e pensieri.
È un sistema flessibile e personalizzabile che può essere adattato alle esigenze individuali, e si basa sull’uso di simboli e icone per indicare le diverse tipologie di attività e compiti.
Il Bullet Journaling è stato creato da Ryder Carroll, un designer di New York, nel 2013. Carroll non era mai riuscito a trovare un sistema che si adattasse alle sue esigenze.
Quindi ha iniziato a creare il proprio sistema, basato su una combinazione di tecniche di pianificazione, mindfulness e journaling.
Innanzi tutto sono importanti gli strumenti e, tra tutti, il supporto.
È importante scegliere un quaderno o diario adatto alle proprie esigenze, prendendo in considerazione formato, rigatura, praticità e fattore estetico.
Alcuni preferiscono quaderni piccoli e portatili, mentre altri optano per formati più grandi e spaziosi. Inoltre, è importante scegliere la rigatura più adatta al proprio stile di scrittura e al tipo di layout che si intende utilizzare. Infine, la scelta del materiale e del design del quaderno può influire sull’ispirazione e sulla motivazione durante la scrittura.Il formato del quaderno dipende dalle preferenze personali e dall’uso che se ne fa. I formati più comuni sono A5 e A6, ma ci sono anche opzioni più grandi come l’A4.
La qualità della carta è decisamente importante per il bullet journaling, poiché influisce sulla scrittura, e sulla funzionalità generale del quaderno. La carta di buona qualità è generalmente spessa e resistente, tra i 100 e 120 gr, il che significa che si può gestire gli inchiostri e le penne senza che la scrittura si sfaldi o si trasferisca sulla pagina successiva.
Silvia GALLI
Fine prima parte