E’ entrato nel vivo il torneo- ammettiamolo – più importante e affascinante dell’anno a soli tre giorni dall’inaugurazione. Con partite come quella disputata sul Centrale, coperto a causa di pioggia insistente, ieri sera Matteo Berrettini e Jannik Sinner hanno reso onore alla nostra bandiera (almeno loro) e a Wimbledon, tempio del tennis. Mentre gran parte dell’Italia si dispera per la disfatta degli azzurri agli Europei di calcio, l’Italia della racchetta gioisce per i valori, la correttezza, il fair play e l’agonismo ai massimi livelli manifestati ieri sera.

Ma perché è proprio questo il tempio del tennis mondiale, più del Roland Garros o di Flushing Meadows?

Il torneo di Wimbledon è il più prestigioso evento tennistico globale, grazie a una combinazione di tradizione, storia, innovazione e momenti memorabili.

Fondato nel 1877, Wimbledon è innanzitutto il più antico al mondo, un punto di riferimento nel tennis moderno, che ha visto la trasformazione del gioco e l’ascesa di numerosi campioni.

E’ l’unico del Grande Slam giocato su campi in erba, una superficie che richiede abilità specifiche e uno stile di gioco differente rispetto alla terra battuta o al cemento.

L’evento è inoltre rinomato per il suo rigoroso codice di abbigliamento, introdotto nel 1963, che prevede atleti in outfit total white.  Una regola che al contempo è  richiamo alla tradizione vittoriana di sobrietà ed eleganza, ma anche un modo per dare vita al contrasto di giocatore e superfici verdi del campo.

Diamo qualche numero particolare del torneo: a Wimbledon si gustano fragole con panna,  mediamente si consumano 100 mila porzioni per un totale di 30 tonnellate di fragole e 8mila litri di panna. Ma All’England Tennis Club si bevono anche 300 mila tazze di te, 90 mila pinte di birra e 12 mila bottiglie di champagne (accompagnato da tartine al salmone, ca va sans dire).

Dal 1999 non ci sono più piccioni, il merito di  Rufus, il falco che sorvola i campi dalle 9 del mattino fino a un’ora prima dell’apertura dei cancelli. Rufus ha un account Twitter con oltre 10mila followers e qualche anno fa fu anche rapito: il falco più famoso di Londra è un dipendente della Avian Environmental consultants.

Royal Box contiene 74 posti, davvero molto esclusivi, in cui hanno presenziato negli ultimi anni Carlo, William, Henry e Kate Middleton.

L’erba di Wimbledon è un fattore fondamentale per la riuscita del torneo. Durante l’anno sono 15 i giardinieri che si prendono cura della Perennial ryegrass, tagliata rigorosamente all’altezza di 8 millimetri, non uno in più e non uno in meno. I lavori per il manto iniziano subito dopo la fine di ogni torneo e durano tutto l’anno.

In questa cornice meravigliosa, elegante e regale ieri sera, 3 luglio, ci siamo sentiti orgogliosi di essere italiani, perché tutto il Central Court è stato italiano. Ieri sera Matteo Berrettini e Jannik Sinner hanno dato vita a un match divertente, super corretto e dannatamente spettacolare.

E quello che ha detto Berrettini a Sinner a fine partita è davvero quello che ci piace sentire: “Vai fino alla fine, vai a vincere Wimbledon”.

Silvia GALLI