Una misteriosa linea immaginaria unisce sette monasteri, dall’Irlanda fino a Israele. Sono sette santuari lontanissimi tra loro, eppure perfettamente allineati. La Linea Sacra di San Michele Arcangelo rappresenta  il colpo di spada che il Santo inflisse al Diavolo per rimandarlo all’inferno.

Il culto del Santo, di origine orientale, si diffuse in occidente grazie soprattutto all’imperatore Costantino che nel 313 dc, costrui’ a Costantinopoli una basilica dedicata all’Arcangelo,

Da quel momento San Michele, assunse il ruolo di massimo difensore della fede cristiana e comandante delle milizie celesti, per averla difesa contro Satana.

Sono 7 i luoghi che compongono l’enigma inspiegabile di San Michele. Da sempre è mistero affascinante; i luoghi sono distribuiti su una linea immaginaria lunga più di 2000KM.  Il santuario in Puglia, oltre ad essere il più antico, è stato direttamente benedetto dall’arcangelo e per questo è definito Basilica celeste. In più è divenuto patrimonio UNESCO ed è gemellato con quello di Mont Saint-Michel, poiché la prima pietra su cui è stato costruito quest’ultimo proviene proprio dal santuario pugliese.

  • Skellig Michael (Irlanda),
  • St Michael’s Mount (Gran Bretagna),
  • Mont Saint Michel ( Francia),
  • Sacra di San Michele (Piemonte),
  • San Michele ( Puglia),
  • Monastero di San Michele (Grecia)
  • Monastero di Monte Carmelo (Israele).

Del Monastero di Skelling, dal 1996 patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, lo scrittore George Bernard Shaw nel 1910 scriveva: “Un incredibile, impossibile, folle posto che ancora induce devoti a strisciare in antri bui e a baciare “pietre di panico” che si gettano a 700 piedi d’altezza sull’Atlantico”.

In un’isola a largo della Cornovaglia, si trova il monastero di St. Michael’s Mount. Qui sarebbe apparso l’Arcangelo nel 495 e avrebbe parlato ad un gruppo di pescatori.

La Sacra di S.Michele nei dintorni di Torino,  è quella che ha ispirato Umberto Eco a scrivere “Il nome della rosa”.

Ma certamente tra i monasteri e santuari il più famoso è Le Mont Saint Michel in Francia,  un isolotto grande tanto da contenere l’abbazia di Saint Michel ed alcuni alberghi e ristoranti, e che dal 1979 è Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco.

Ma il fenomeno eccezionale che rende ancora più magico il sito del monte Saint Michel, che si trova a 92 metri sul livello del mare, è il movimento delle maree che portano un dislivello delle acque del mare di ben 14-15 metri. L’isolotto da cui spicca la maestosità dell’abbazia subisce un continuo e ripetuto isolamento dalla terra ferma attraverso l’andirivieni del mare della Manica sul quale si affaccia. L’evento avviene due volte al giorno, la mattina e la sera, in orari diversi che seguono il ciclo lunare e con altezze diverse che dipendono dal grado di allineamento Luna-Terra.

Nella baia di Mont Saint Michel il mare non raggiunge il monte durante le basse maree, ma ogni due settimane le acque iniziano a muoversi e si dirigono verso la costa e in circa 4 ore e 30 minuti avvolgono il monte in un abbraccio che persiste per qualche giorno.

Non vi è venuta voglia di partire e scoprire tutti e 7 i santuari?

Silvia GALLI